Sofia Cantore, attaccante della Juventus Women, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Tuttosport. Le sue parole: 

RINASCITA- "Sotto l'aspetto fisico, dopo l’infortunio della scorsa stagione, ho recuperato interamente e anche dal punto di vista mentale, supportata da un prezioso mental coach, sono cresciuta molto: lo scorso anno mi è capitato di non riuscire a esprimermi al meglio proprio a causa di alcuni blocchi che avevo nella testa".

CONCORRENZA- "Posso imparare qualcosa da ognuna delle compagne di reparto, Beerensteyn che per me è eccellente, Bonansea, Thomas, ma anche la stessa Garbino che è davvero molto tecnica: cerco di dare il massimo ogni giorno poi le scelte le fa il tecnico, ma è naturale che il mio obiettivo sia avere più spazio possibile".

Juve Women, UFFICIALI data e orario della gara contro il Sassuolo
TORNATA NEL MOMENTO GIUSTO- "Da una parte sì, perché nei tre anni in prestito sono cresciuta tanto. Dall’altra parte no, perché ero reduce dall’infortunio al perone e quindi avevo bisogno di tempo per tornare al massimo della forma. Ma in un club come la Juventus, che lotta sempre per grandi obiettivi, questo tempo non c’è, devi riuscire a essere sempre al top e anche per questo inizialmente ho fatto un po’ di fatica".

ROSUCCI DICE: "ANCHE NEL BUIO QUALCOSA DI LUMINOSO SI TROVA SEMPRE"- "Questa frase di Rosucci dopo la gara di Francoforte mi ha emozionata, era dal Mondiale che volevo dedicarle un gol importante e quella gara di Champions è stata la prima occasione: sono contenta di aver segnato in quel contesto, anche se quella rete non è servita…".

ELIMINAZIONE DALLA CHAMPIONS- "È stata una grande delusione, ma per fortuna il calcio è “veloce” e quindi abbiamo dovuto mettere testa e gambe subito su un’altra partita e poi un’altra ancora. Adesso dobbiamo puntare a tre obiettivi importanti, Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa, e questo ci ha “costrette” a superare in fretta quella delusione".

BIELLA- "Il fatto che abbiano riallestito in pochi mesi un campo per noi è l’ennesima dimostrazione di quanto il club tenga alla nostra squadra. Lasciare Vinovo vuol dire chiedere uno sforzo in più ai nostri tifosi che, però, sono certa continueranno a supportarci. Nel mio caso sono fortunata, i miei genitori partono da Milano e quindi per loro sarà ancora più comodo!".