Stefano Braghin, Head of Juventus Women, ha parlato durante la conferenza stampa di presentazione della nuova partnership tra il club bianconero e la Pink Bari.

VERSO IL SUD - "Abbiamo deciso di aprire il nostro club a tutto quel mondo del calcio femminile del Sud che purtroppo non ha le opportunità che ci sono in altre zone, per dare la possibilità alle ragazze non solo di fare calcio ma di farlo in un contesto organizzato come quello della Juve. Abbiamo il piacere di avere un avamposto della nostra attività giovanile al Sud, offrendo la chance alle ragazze della Pink Bari di avere una proposta di livello. Attraverso Juventus potranno crescere con una metodologia che a noi ha dato buoni risultati, in quella zona ci sono oggettivamente delle difficoltà per le bambine che si avvicinano a questo sport".

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PROFESSIONISMO - "Si è parlato molto della crescita del calcio femminile, di professionismo che è stato raggiunto tra molte luci e alcune ombre di sostenibilità. Il professionismo porta molti diritti, consente alle calciatrici finalmente di essere riconosciute nel loro lavoro. Siamo l’unico sport professionistico in Italia ma il carico per le società è notevole da un punto di vista dei costi. Bisognerà lavorare molto bene perché il movimento diventi appetibile e attiri investitori. Si parla anche di Nazionale e Champions League. Juventus e Roma in questo momento stanno ottenendo buoni risultati, ma non dobbiamo dimenticare che tutto questo parte dal reclutamento".

PER CRESCERE - "Siamo un Paese giovane, bisogna fare in modo che le bambine giochino a calcio in un contesto serio come quello di Bari e con delle metodologie provate come quelle della Juve. I numeri devono crescere, sempre più bambine devono avere la possibilità di giocare. Allora potremo magari competere con quelle Nazionali che oggi hanno dieci, dodici, quindici volte più tesserate di noi. Non tutte devono arrivare in Nazionale, sappiamo come il calcio possa essere veicolo di riscatto sociale. Non saranno tutte calciatrici, ma sportive che potranno crescere in un ambiente educativo sano e di valori. Vogliamo dare un contributo sociale importante in un momento in cui certi messaggi sono fondamentali per la crescita sportiva del nostro Paese, e non è giusto che metà Italia non abbia questa opportunità. Potrà sembrare una goccia nell’oceano ma io sono convinto che ogni piccolo gesto possa contribuire a rendere migliore il nostro mondo. Unire competenze e storia della Pink Bari con la metodologia e l'organizzazione della Juventus Women ci è sembrato un modo affinché anche altri possano seguire questo esempio, così che le bambine del Sud non debbano guardare le partite in televisione o misurarsi con i maschietti, ma giocare i loro campionati seguendo sogni e passione".