COME VA? - "Bene, sono abbastanza serena".
CON LA ROMA - "L'ultima partita di campionato, è stato un anno difficile ma volevamo salutare il nostro pubblico nel migliore dei modi e lo abbiamo fatto. La testa è andata subito a domenica, siamo contente di aver regalato un sorriso e speriamo di farlo anche domenica. Era importante per noi, venivamo da un periodo difficile, un mese complicato. Tornare a vincere era importante, la testa è già pronta in vista di domenica".
PASILLO D'ONORE - "Un gesto pensato tutte insieme, era giusto farlo anche perdendo. La Roma ha meritato di vincere il campionato, era giusto rendere omaggio a chi ha vinto ed è stata una cosa tranquilla e voluta. Poi ognuno sceglie, si è liberi. In cinque anni nessuno lo ha fatto, ma è una scelta".
FINALE DI DOMENICA - "L'ultima, è la più importante come sempre. Fondamentale, da quando esiste la Juve Women non è mai successo di non alzare un trofeo, dobbiamo tenerlo a mente perchè è importante regalare una gioia a tifosi e società. Come si prepara? L'aspetto mentale fa tanto, è una partita secca, una gara in cui dare tutto. Una finale va vissuta pensando a come si vuole vivere quel momento, è un momento importante. Bisognerà dare l'anima, quest'anno l'abbiamo fatto un po' meno".
RAPPORTO CON PRIMA SQUADRA E NEXT GEN - "Non li vediamo quasi mai, se non quando ci sono eventi per sponsor... Con l'Under 23 invece ogni giorno, condividiamo la palestra e Vinovo. Pranziamo anche insieme spesso".
LA MAGLIA NUMERO 10 - "Speriamo per tanti anni ancora... Nel momento in cui mi è stata data ho provato uno shock. Ho aperto il rotolo, un gesto che faccio sempre. Sarò scontata, ma ogni volta è qualcosa di meraviglioso. Al tempo stesso sento la responsabilità, al di là del numero che aggiunge un peso in più. La maglia stessa è qualcosa di meraviglioso".
ALTRI IDOLI - "Da piccola andavo a vedere il Brescia e c'era Baggio, i numeri 10 silenziosi che facevano parlare il campo mi piacevano sempre. Da piccola non capivo tanto, ma mi rapiva il modo in cui toccavano il pallone, diverso dagli altri".
'LASCITO' PER LE NUOVE GENERAZIONI - "Mi crea una riflessione... Cosa faccio per diventare l'idolo di una ragazzina? Hai una responsabilità, devi essere un esempio, ciò che sei... Si parla molto di essere come Messi, Neymar. Ma tu devi essere "Aurora", non "Bonansea" o "Girelli". Essere te stesso, tranquillo, circondarti di persone positive. Io cerco di essere la versione migliore di me stessa ogni giorno".
IMPORTANZA DEL GRUPPO - "Puoi avere i fenomeni, ma se non hai intrecci, valori, relazioni che creano il gruppo, l'affiatamento e la fiducia fai fatica a vincere".
PROFESSIONISMO MERITO DELLA JUVE? - "Penso sia stata un esempio, prima c'era la Fiorentina, poi la Juve e il Milan... ma è diverso entrarci in questo modo, come ha fatto la Juve è stato importante. Poi è ovvio che scatena una reazione anche delle altre squadre, così è stato e io sono felice. Una mossa importante, poi i Mondiali 2019 hanno aiutato molto, serviva quel rumore. Poi è stato un susseguirsi di avvenimenti".
DOPO IL RITIRO - "Non lo so, l'amore della mia vita è il calcio e quando lo sai ci sarà un modo per non separarsi. Non riesco a pensare alla mia vita senza il calcio, non so in che veste ma vorrei trovare qualcosa che mi dia le stesse emozioni. Sarà difficile, ma vorrei qualcosa con la stessa adrenalina, le stesse emozioni, il focalizzarsi sulla partita. Cercherò qualcosa che ci si avvicina".
MONDIALE - "L'aspettativa è di andare, divertirsi, prendere un bagaglio di esperienza ed emozioni importante. La parola Mondiale è qualcosa di incredibile, non voglio fare previsioni, solo che ognuna di noi andasse là sapendo cosa sta facendo, che occasione è anche per il movimento per goderselo il più possibile".
DIRITTI TV - "La speranza è che qualcuno sia con noi, lo ritengo fondamentale perchè trasmetterci ed entrare nelle case degli italiani è fondamentale. Abbiamo vissuto cosa è successo nel 2019, sentivamo che c'era una Nazione intera a tifarci e senza tv è difficile, si perderebbe il valore della competizione".
FAMIGLIA - "Importantissima, è il porto sicuro, il nascondiglio... Il posto in cui sei libero di essere ciò che sei senza essere giudicata. Sarebbe bello che tutto il mondo fosse così, è impossibile, ma avere la famiglia vicina è una fortuna".
MESSAGGIO - "Al di là dei risultati, che incidono, la Juventus è unica, una sola famiglia e l'importante è fare gruppo, volersi bene. Poi la tempesta passa e quando passa è più bello condividere i momenti e le gioie. Quando si soffre insieme si crea qualcosa di bello da vivere. Sappiamo cosa sta succedendo, ai tifosi chiedo di restare uniti perchè si tornerà a sorridere".