Impossibile rinunciare. Difficile toglierla dal campo. Cristiana Girelli, attaccante, 33 anni sulla carta di identità ma l'avete vista in campo? La Juventus Women a lei non può ancora rinunciare, certamente. Sia perchè non ha un'altra attaccante con le sue caratteristiche sia perchè Cristiana gara dopo gara dimostra di inventarsi sempre la giocata giusta al momento giusto. Si pensi alla gara contro il Pomigliano, prima partita di questa Serie A dove Madama ha portato a casa i tre punti grazie ad una sua prodezza. 

FONDAMENTALE- Eppure c'era chi già in estate avrebbe rinunciato a portarla al Mondiale, ve lo ricordate quando ha regalato alle azzurre i primi tre punti contro l'Argentina e stava per trascinarle anche contro il Sudafrica? La sua esperienza è trascinante, ma non solo. Cuore, attaccamento alla maglia e spirito di squadra. Lo dimostra al termine della gara quando con un sorriso svela di avere compagne di reparto di grandissimo livello. Citandole singolarmente. La prima numero 10 della storia della Juventus Women certamente non per caso. Il cuore di Cristiana è bianconero fin da quando osservava con occhi di una bambina sognante Alessandro Del Piero e Roberto Baggio incantare i tifosi con la maglia numero 10 della Vecchia Signora sulla schiena. In campo la sua grinta è tangibile, basta pensare a quello Juventus Women-Empoli concluso 4-3 per le bianconere quando Cristiana a pochi minuti dalla fine, sul risultato di 3-3 incitava le compagne con: "dai raga non è finita, non è finita", al triplice fischio la gara si è conclusa per 4-3. La domanda sorge spontanea: può la Juventus Women rinunciare ad una giocatrice simile? La risposta al momento è no. Serve ancora la leadership, la grinta ma soprattutto il guizzo vincente della numero 10 che domenica contro la Sampdoria è andata in rete ma ha anche confezionato un'assist perfetto per Maelle Garbino.