ROSUCCI- "Vengo in pace a chiarire la mia posizione su un paio di cose per poi non tornare più su questa situazione.
Innanzitutto ci tengo a sottolineare che, dato che ero purtroppo sul divano di casa, prima di rendere pubblica qualsiasi informazione me ne sono assicurata al 100% parlandone con le vittime direttamente interessate, la mia unica fonte, che mi hanno riferito i fatti e che sono persone di cui mi fido ciecamente e con cui condivido tutto.
stanno regalando meritandolo su campo.
Tuttavia vi assicuro che, se non facciamo finta di non sentire e non vedere. tanti occhi e tante orecchie, oltre alle mie compagne, hanno purtroppo visto e sentito cose spiacevoli a cui noi GIOCATRICI per fortuna non siamo state abituate ed io, personalmente, non vorrei iniziare ora.
Non sono una moralista né una Santa e qualche parolaccia l'ho detta anche io in passato festeggiando insieme alle mie compagne, perché prima di essere una giocatrice sono stata e sono una tifosa anche io... pero un conto sono gli sterili sfottò tra le varie tifoserie che ci sono sempre stati ed e bello sia così perché senno il tifo sparirebbe, un conto sono insulti pesanti e personali, che non c'entrano nulla col calcio, alle donne prima che calciatrici, che non hanno motivo di esistere ed e successo anche a me personalmente ultima volta che sono venuta al Tre Fontane con la Juve).
ci tengo a ringraziare tutte le testimonianze che mi sono arrivate dalle persone in tribuna, sopratutto quelle oneste dei tifosi romanisti che hanno visto e sentito e ci hanno tenuto a dissociarsi da questo. Dato che non volevo assolutamente fare di tutta l'erba un fascio, avevo specificato in quello che ho scritto che per fortuna non tutti i tifosi appartengono all'ignoranza di certi gesti e anzi se per caso non fossi stata abbastanza chiara, ci tengo a dirvi che so benissimo che la maggior parte di voi, probabilmente quasi tutti, rispecchia i valori dei tifosi che hanno sempre contribuito a rendere gli stadi di calcio femminile un luogo piacevole e accessibile a tutti, dove poter ammirare la passione di un tifo sano e rispettoso dei valori umani.
"pochissimi", quel "quasi" tutti che si sono fatti
sentire parecchio in alcuni momenti sabato e che vorrei capissero che noi non siamo mai state abituate a certi tipi di insulti e di gesti e non vorremmo DOVERCI
abituare solo perché è inevitabile con l'avvento del professionismo.
E non è che solo perché si indossa una maglia diversa da quella che si ama si puó dire di tutto con quell'odio
PERSONALE.
E qui mi rivolgo a tutti i tifosi di ogni tifoseria.
Il significato profondo del mio gesto era quello di denunciare l'odio affinché viga il rispetto.
L'obiettivo della mie parole era denunciare quegli episodi, non denigrare la tifoseria romanista.
Quanto PERSONE.I caicio. cosi come la scontitta che
abbiamo incassato in auesto caso non c'entrano nulla
Certa che non sia una richiesta troppo difficile, per essere sempre più orgogliosa di voi, chiedo
pubblicamente ai tifosi della Juventus Women, a quelli presenti sui campi e a quelli sui social, di non rispondere ad oftese personali con altre offese...
accettiamo la scontitta prendendola come
insegnamento e pensiamo soltanto a noi dato che già e un momento ditticile e possiamo superario soitanto
insieme concentrando tutte le nostre energie solo su di noi...
Sarò un'illusa forse, ma credo nella forza delle parole, perché possono cambiare la percezione del mondo. E soprattutto voglio credere che alla fine l'amore vincerà
sull' odio. Ed ogni mio gesto è volto a questo. Martina".