Intervenuta alla conferenza stampa di presentazione di "Numero 3, Sara Gama", il documentario edito da Rai per il capitano della Juventus Women, la centrocampista Martina Rosucci ha parlato della numero 3. Le sue parole: 

ROSUCCI - "Sono felice di poter far parte di questa discussione, per me essere compagna di calcio e amica di Sara e poter dire alcune parole alla presentazione del suo documentario è motivo di orgoglio ed emozione. Sara o Speedy, anche se la chiamo con un altro nome che non si può svelare è un'amica. Sono molto emozionata, più che orgogliosa. Ha parlato di ritorno, una parola che ci accomuna molto, io parlerei di radici. Io sono la più piccola tra lei e Girelli, sono cresciuta con loro, io l'ho sempre ammirata silenziosamente stimando ogni suo passo. Riuscire a tornare in posti dove abbiamo scritto la storia e farlo insieme mi fa sentire a casa. Tra di noi ci sentiamo a casa, questo ci ha permesso di ottenere quei risultati che in campo si ottengono solo quando si è un gruppo unito, che va nella stessa direzione, lei è sempre stata la nostra guida. Direzione di valori, profondi, non solo a livello calcistico. La differenza tra avere valori e saperli trasmettere è grande. Lei ci è riuscita, noi più o meno li abbiamo trasmessi a chi ha vissuto con noi in questi anni e quello che abbiamo raggiunto sia a livello sportivo che come professionismo lo dobbiamo tanto a lei. Non solo quello che aveva dentro ma il suo modo di trasmettere le cose. Ringrazio le sia stato fatto questo documentario perché è come se fosse stato fatto per tutte noi che ci riconosciamo in lei".