Aleksandra Sikora, esterno della Juventus Women e della nazionale polacca, si è raccontata sulle colonne de La Stampa. A partire dal suo blog, attraverso cui si rivolge direttamente a centinaia di ragazze e ragazzi: “Non mi sostituisco all’allenatore, mostro quello che tutti possono fare come extra, piccole cose utili al miglioramento come atleti. Formazione, motivazione, salute: sono queste le tre parole con cui si può sintetizzare il progetto. Utilizzo Instagram e Facebook ma c’è anche un continuo scambio via chat, è un modo per essere per tutti loro anche un mental coach”.

SOGNO CHAMPIONS - Sikora è diventata da subito un prezioso jolly per Rita Guarino, in difesa e a centrocampo. Si ispira a Lucy Bronze, una delle migliori calciatrici del mondo in forza all’Olympique Lione, e al modo di giocare che definisce “pazzo” di Marcelo del Real Madrid. In patria ha giocato 10 anni, ma non le bastava più: “Avevo perso le motivazioni, credo che si debba sempre puntare più in alto. Siamo in molte a giocare all’estero. In Polonia, al contrario dell’Italia, non c’è ancora l’intenzione di investire tanto nel calcio femminile”. Sull’esperienza al Brescia racconta: “Un grande anno, è stato come vivere in una grande famiglia. Alla Juve è differente e non voglio dire che qui sia meglio o peggio. Semplicemente è diverso: mi alleno e intorno a me c’è un team di grandi professionisti che soddisfano ogni mia richiesta”. Rinviato il sogno di giocare la Coppa del Mondo, ne culla uno altrettanto grande: “Vincere la Champions League”.