Yildiz ha stregato la Juventus. Un gol pesante e molto bello, un gol che aperto la gara della Juve nella vittoria contro il Frosinone e che ha confermato ciò che di lui pensa Allegri: "Allegri nel ragazzo ha colto la scintilla del campione, del fuoriclasse destinato a fare la differenza, del fuori categoria che fin dalla prima giocata marca una distanza tra sé stesso e gli altri. Ma - si legge su calciomercato.com - i piedi da soli non bastano, per questo l’allenatore della Juve ha parlato di testa, di maturità, di consapevolezza. Yildiz ha una facile attitudine alla creatività. Nel gol segnato ieri al Frosinone vi si colgono - come spesso avviene in questi casi - echi del passato. Il punto di partenza (il fronte sinistro d’attacco), il movimento a rientrare, la finta per sbilanciare il primo difensore, la resistenza al ritorno del secondo, l’intuizione di far passare il pallone tra i due e poi la scelta di indirizzare il tiro sul primo palo.

La Juve 'cala' il muro Bremer: sicurezza e fisicità, è una certezza per i suoi compagni
A molti questo film in movimento ha ricordato Del Piero, il primo Del Piero, quello che all’abbrivo della sua avventura alla Juventus manifestava una leggerezza che non ha più avuto. Ha mostrato (molto) altro, Del Piero. Ma non quella leggerezza, quella naturalezza del gesto. Yildiz è un campione in progress, nessuno sa dire dove e come svilupperà il suo destino. Nel percorso di crescita di un calciatore moltissime sono le variabili. Quello che sappiamo - oggi - è che vederlo giocare è già un piacere. Quello che speriamo - oggi - è che Allegri dia conferma concreta dei suoi pensieri e lo faccia giocare con continuità, gli permetta di fare e disfare, di sbagliare, di perdersi e ritrovarsi, di conoscere il potenziale che ha dentro e di coltivarlo. Yildiz un paio di mesi fa ha già debuttato (e successivamente segnato) con la maglia della sua nazionale, la Turchia e questo primo gol in Serie A si presenta come un nuovo inizio".