Non è stata una sorpresa vedere dall'inizio Andrea Cambiaso con Filip Kostic in panchina; il precampionato aveva dato indicazioni chiare sul diverso stato di forma dei due esterni. Una scelta ripagata dalla prestazione dell'ex Bologna, tra i migliori della Juve. Più "strano" è stato piuttosto che Allegri non abbia concesso neanche un minuto a Kostic, preferendogli Iling Junior quando Cambiaso aveva finito le energie. 

LA SPIEGAZIONE - "Se fosse uscito prima Chiesa avrei messo Kostic. Ho messo Iling perché va più dentro il campo, Kostic è più lineare", così nel post partita il tecnico ha spiegato la scelta. Nessun legame con il mercato quindi seguendo questa linea. Sicuramente però, tra le amichevoli e il primo impegno in campionato, è emerso come l'ex Eintracht non sia più insostituibile, anzi. Nella nuova Juve, con un esterno che si accentra in mezzo al campo e lascia spazio a Chiesa sulla sinistra, Kostic non sembra funzionale come Cambiaso. 

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UNO DI TROPPO - In più, c'è il fattore Mckennie, schierato nella ripresa da esterno destro al posto di Weah. Un ruolo (già sperimentato in passato) che può cambiare anche gli scenari sul mercato. Se Allegri confermasse quanto fatto ad Udine infatti, gli esterni non sarebbero più 4 ma 5. Anche per tutto questo, negli ultimi 10 giorni di mercato, è doveroso monitorare la situazione di Kostic, arrivato un'estate fa per circa 15 milioni. Dall'estero, hanno chiesto informazioni diverse squadre sia in Premier League che in Bundesliga ma al momento nessuna offerta è arrivata alla Continassa. La Juve, le prenderebbe in considerazione in caso di proposte che si aggirano sui 20 milioni.