Il debutto in Italia a San Siro, sfidando l’Inter, poi la prima da titolare a Napoli, nello stadio dedicato a Maradona, prima dell'infortunio. Questo raccontano i primi mesi di Carlos Alcaraz alla Juventus, dove si è visto poco, anche se nei big match c'è sempre stato. Lui che, ora, non vede l’ora di vivere l’esperienza del derby di Torino. Arrivato negli ultimi giorni del mercato invernale, è uno dei pochi a non aver ancora mai vissuto il clima della stracittadina, nonostante le novità e i tanti giovani in rosa, e coltiva la speranza di essere protagonista contro il Toro. Perché - scrive La Stampa - è cresciuto a pane e derby, visto che arriva da Avellaneda dove Racing e Independiente danno vita a sfide infuocate (solo il SuperClasico tra Boca e River vale di più) anche per la particolare posizione dei due stadi, distanti appena 370 metri. E lui, nella specialità, vanta due partite e due vittorie contro l’Independiente.

Juventus, la penale sul contratto di Alcaraz e le possibilità di conferma


Così, l’idea di ritrovare un derby lo sta stuzzicando molto, anche perché non ne gioca uno dal 10 luglio 2022, e scalpita per prendersi una maglia, rompendo le gerarchie attuali di Allegri. Finora si è visto solo per 192 minuti (in sei presenze), l’infortunio muscolare non l’ha aiutato ad avere continuità, e il prezzo fissato per il riscatto (quasi 50 milioni di euro) non agevola una permanenza a Torino. Inoltre, nell’accordo con il Southampton, c’è anche una penale nel caso di scarso utilizzo, che "Si annullerà se Alcaraz giocherà più del 60% dei minuti totali, come sottolineato dal suo procuratore Sebastian Lopez. In ballo, quindi, ci sono anche soldi e futuro, con il ds Giuntoli spera di poter ottenere il prolungamento del prestito e fissare altre condizioni, a maggior ragione se il club inglese non dovesse tornare in Premier. La svolta in un derby sarebbe il suo, necessario e stupendo, segnale dal campo.