Iniezione di adrenalina che risanò gli animi
Era una Juventus che Sto arrivando!iva da un periodo terribile, il più complicato della storia bianconera. Madama infatti era reduce dalle macerie di Calciopoli e nelle stagioni 09/10 e 10/11 aveva collezionato solo grandi delusioni. Due settimi posti per una squadra e una società che facevano fatica a ritrovare la propria dimensione. Il nuovo stadio, il cui progetto è partito ufficialmente nel 2008, rappresentò un vero e proprio spartiacque. Fu un'iniezione di fiducia e adrenalina nell'ambiente, portò un entusiasmo che il popolo bianconero aveva smarrito soprattutto in quelle due stagioni. A livello nazionale si trattò di una vera e propria novità, dato che l'allora Juventus Stadium diventò il primo stadio di proprietà in Italia, staccandosi dalla politica delle altre squadre riguardo agli stadi comunali.
Gioie e dolori
Non ci sono state solo gioie però, ma anche dolori. Come la prima sconfitta in casa dopo un anno da imbattuti contro l'Inter per 1-3. Oppure la disfatta in semifinale di Europa League contro il Benfica e l'amaro in bocca per le gare contro Real Madrid (la rovesciata di Ronaldo), la vittoria di Pirro contro il Porto nella Champions League 20/21 oppure la debacle contro il Villarreal per 0-3. Eppure in 13 anni sono state più le gioie che i dolori, in quella che è a tutti gli effetti la casa dei bianconeri, un legame indissolubile e anche un marchio societario indelebile e tratto distintivo del club.