La matematica che è un po' la sua coperta di Linus. Spesso Allegri vi si rifugia, si nasconde, si fa inattaccabile tirando su il groviglio di dati. Li rigira come una frittata perfetta: nessuno gli ha chiesto un'omelette, lui ha seguito la ricetta che gli è stata data, alla perfezione. C'è a chi piace, a chi meno, chi contesta e chi si accontenta volentieri. Con un'idea di fondo però piuttosto comune: la Juve, questa Juve, un vero equilibrio non l'ha raggiunto. E se l'ha fatto per un breve periodo, l'ha pure smarrito. Proprio come una coperta, è corta ai lati, davanti o indietro, a seconda di dove provi a tirarla.
I numeri della Juventus in fase offensiva
Due, in particolare, colpiscono per la lontananza dei bianconeri da una mentalità (più e fortemente) europea: la squadra bianconera è settima in A per gol su azione manovrata; dodicesima per field tilt, cioè il dato che indica quanto tempo stai nelle zone di campo dove si decidono le partite. Il confronto con il resto d'Europa - e non solo d'Italia - è devastante. Solo il Nizza ha una percentuale inferiore a quella bianconera, e neanche dell'1%.
I numeri della Juventus in fase difensiva
Nei giorni scorsi, un altro dato è emerso con particolare forza, rinvigorendo gli 'allegristi'. Per box protecion efficiency, ossia per la capacità di una squadra di proteggere la propria area di rigore dopo con gli avversari nel punto nevralgico del campo, la Juve 2023-2024 non è solo la migliore di tutte. E' tra le migliori dell'ultimo periodo. Un quarto posto che indica come la squadra bianconera resti formidabile nel ridurre i rischi e i tocchi in generale. Il motivo? Facile, semplice: più è bassa la squadra, più è difficile aggirare l'ultima linea difensiva. Non a caso, la migliore di sempre, è ancora una Juve ed è la più allegriana di tutte: la 2017-2018.