Attenzione, la critica non è all’allenatore o all’attaccante. Entrambi, in questa Juventus, rappresenterebbero dei valori aggiunti. Ma questa volta basta: adesso serve guardare altrove, aprire la finestra e cercare aria fresca, uscire dalla comfort zone e chiudere definitivamente i conti con un passato che, seppur vittorioso, passato resta. Non si commetta lo stesso errore fatto con Massimiliano Allegri: non basta affidarsi a chi ha saputo vincere per accelerare la strada verso la vetta.
Antonio Conte Juve, perché no
La cronaca dice che Antonio Conte, in questo momento, è lontano dalla Juventus. Perché il club bianconero guarda a profili diversi, uno su tutti Thiago Motta. Giovane, in cerca del salto in una big e con un ingaggio sostenibile. Da parte sua, invece, Conte cerca un club immediatamente pronto a dare l’assalto all’Europa e quel club non può essere la Juventus.
Alvaro Morata Juve, perché no
Discorso simile vale per Alvaro Morata. L’esultanza con gli occhiali da sole contro l’Inter, quelle con Pogba e Dybala, l’ultima serata con la Joya e con Vlahovic sul terreno di gioco dell’Allianz. Quanti gol, quante esultanze, quanto amore per Alvaro che per la maglia bianconera ha sempre dato tutto.
Ma vale lo stesso discorso: adesso basta. Si guardi avanti, ad altri profili, si rompa questo loop infinito di ritorni per costruire una Juventus tutta nuova.
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