Le polemiche sono esplose ieri, all’82’ di Juventus-Atalanta, ma il dibattito si trascina fino a oggi. Perché Massimiliano Allegri ha fatto entrare Alex Sandro? Dibattito influenzato, naturalmente, dalle prestazioni deludenti del calciatore brasiliano che, più che attraversare un periodo negativo, sembra ormai nella fase discendente della sua parabola alla Juventus. Ma il dibattito e le polemiche sono errate: Alex Sandro entra per sostituire un Iling che ha ormai dato tutto e, da lì a fine partita, fa il suo senza commettere grossi errori.


 

Juventus, il problema sono gli altri

 
Nel calcio con 5 cambi, come spesso ha sottolineato Massimiliano Allegri, la differenza la devono fare i subentranti. Soprattutto quando si gioca contro una squadra in debito di ossigeno come l’Atalanta. E così è successo, ma in negativo. Nicolussi Caviglia entra al 76’, Weah all’83’, ma non danno la scossa, anzi. Perdono palloni sanguinosi, rischiano di compromettere la gara. Può succedere di non riuscire ad impattare nel modo giusto, si può sbagliare ma, certo, da chi è fresco è altrettanto legittimo aspettarsi qualcosa in più; soprattutto da un calciatore di gamba come Weah.

11 marzo 1900: la prima partita ufficiale della Juventus
 

Juventus-Atalanta, Yildiz entra in ritardo

 
E poi il dito puntato dei tifosi indica il cambio tardivo di Kenan Yildiz: perché solo all’88’? La sensazione è che questo sia un duplice messaggio di Massimiliano Allegri. Primo: la volontà di non perderla – e quindi non sbilanciare la squadra -, più che quella di vincerla. Seconda: il tridente è un’opzione da casi estremi, giusto per pochi minuti. Così è, così presumibilmente sarà fino a fine stagione.