La Juventus continua a mostrare due volti, invece Dusan Vlahovic di faccia ne ha solo una: quella incapace di nascondere ogni emozione che prova quando si trova nel terreno di gioco. Quella che può esprimere gioia, solidarietà, carica, delusione, frustrazione: il tutto nel giro di pochi minuti.
 
Eppure, Dusan Vlahovic è incastrato in una dualità di cui non riesce a liberarsi e che, al momento, gli impedisce di annusare la stessa aria rarefatta che lassù assaporano i grandi attaccanti già affermati alla Erling Haaland.


 

Vlahovic, l’equilibrio non è di casa

 
Pochi dubbi, all’ingresso di un Luna Park Dusan Vlahovic si fionderebbe diretto verso le montagne russe che sembrano essere il suo habitat naturale. È capace – ha imparato negli ultimi tempi -, a dialogare con i compagni: non solo con palla al piede, ma soprattutto a voce con i gesti. Ha imparato a caricare, a rincuorare dopo gli errori, a dare indicazioni.
 
Juventus, interrotto un record: non accadeva da 16 anni nel derby
Non ha imparato, invece, a non lasciarsi andare alla frustrazione e alla rabbia – quella cieca, che annebbia la mente -, quando è lui a sbagliare, a mancare occasioni d’oro come quelle del Derby della Mole. E così la sua patita può cambiare da un momento all’altro: al bando l’equilibrio, cinture allacciate e via sull’ottovolante.


 

Vlahovic, il primato in due classifiche

 
La dualità di Vlahovic si vede anche nei numeri stagionali. È, ampiamente, il primo marcatore stagionale della squadra bianconera: 16 reti, il doppio di Chiesa al secondo posto; poi ci sono Milik con 6, Gatti e Rabiot con 4.
 
Ma Dusan Vlahovic, stando ai numeri di Sofascore, ha mancato 18 grandi occasioni in questa stagione; secondo Kickest, che ha messo questi numeri in comparazione, è il giocatore con il maggior numero di grandi chance mancate in Serie A: dietro di lui ci sono Kvaratskhelia con 13 e Kaio Jorge con 11.
 
Come si traduce tutto ciò? Sempre nella dualità: Vlahovic è un grande attaccante e i suoi gol sono stati fondamentali per permettere alla Juventus di lottare per gli obiettivi stagionali. Ma qualcosa ancora manca e, in termini di freddezza e media realizzativa, certo non siamo ai livelli – per dirne uno a caso -, di un David Trezeguet. Cosa manca? Scende dalle montagne russe per concedersi un viaggio più tranquillo e lineare, all’insegna dell’equilibrio.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 

Vlahovic, i numeri stagionali

 
  • Partite: 30
  • Minuti: 2.062’
  • Gol: 16
  • Assist: 3
  • Un gol ogni: 129 minuti

 

Unisciti a noi per rimanere sempre aggiornato sul mondo Juve con le pagine social de IlBianconero 
Non perderti neanche un momento del mondo Juventus, seguici ora su tutte le nostre piattaforme social!