Che amarezza, allora. E che dispiacere. Per un gruppo che anche queste sera era stato compatto, coeso. Forte nella sventura e nell'errore grossolano di Milik. L'aveva ripresa tenendo i nervi saldi e si è sciolta davanti alla richiesta di dispiegare nuovamente i nervi. Il gol di Baldanzi ha colpito più forte del rosso al Quattordici: tutto lo sforzo profuso in precedenza non aveva più margine di ricrearsi. Gambe molli e paura hanno fatto il resto.
Un nuovo test per la squadra e per Allegri, proprio ora che entrambi si sono rivelati tutt'altro che infallibili. Uno con la scelta di schierare Milik - certo, analizzata col senno del poi -, l'altra senza forza di trovare una nuova reazione. Non c'era più spinta, e forse era pure un po' fisiologico. Che peccato, però: la sbandata prima della curva decisiva, almeno in Formula 1, solitamente è sempre la più decisiva. In bocca al lupo per l'impresa.