Un passo dopo l'altro, senza fretta, così la Juve vuole costruire il presente e il proprio futuro. Programmazione a lungo termine e lo sguardo costante al campo, prima di tutto. Perché il domani passa dai risultati di oggi, a partire da domenica, quando ci sarà il derby Italia contro l'Inter a San Siro. Una gara può indirizzare la lotta per lo scudetto, prima del mese di febbraio, ricco di appuntamenti e utile per la Juventus per tentare il sorpasso e, magari, anche una piccola fuga. L'Inter, poi Udinese, Verona e Frosinone. E poi? Ecco, poi, l'attenzione potrà spostarsi anche fuori dal campo. 

Juventus, il rinnovo di Massimiliano Allegri: l'incontro e i temi sul tavolo


Sì, perché al termine di questo percorso la Juventus e Allegri si incontreranno per fare il punto sul futuro dell'allenatore, in scadenza al 30 giugno del 2025. Da marzo, o a marzo, potrà definirsi il futuro di Allegri, tra rinnovo o addio, perché immaginarsi una Juve con un allenatore in scadenza ad inizio anno appare oggi piuttosto difficile. Le soluzioni? Un prolungamento fino al 2027, con un ingaggio ridotto rispetto ai 7 milioni percepiti attualmente, oppure l'addio, che passerebbe da risoluzione consensuale con una buonuscita o esonero/dimissioni, ad oggi una strada complessa per più ragioni. I risultati, oggi, stanno dando ragione ad Allegri, perciò la soddisfazione del club e della tifoseria è tanta, ma il mercato racconta di una Juve che ha una ricostruzione in corso e quindi molto diversa da quelle passate proprio di Allegri: mercato giovane e sostenibile, occhi sul futuro e pochi innesti di esperienza. Insomma, scelte in rottura con ciò che fu, ma se anche su questo Allegri, Giuntoli e il resto della dirigenza concorderanno, allora il rinnovo si potrà fare più semplice. A quel punto l'intesa da trovare sarebbe solo economica, con la spending review in atto alla Juve, comunque, non scontata.