Paolo Belli, noto tifoso della Juventus e autore dell'inno bianconero ha parlato a Tuttosport, così: «Guarda... Chiaramente tutti i giorni ci pensi, perché quando pensi alla Juve ormai pensi all’Allegri out o all’Allegri in. Allora, io penso che dobbiamo fare un monumento a questa persona, perché soprattutto nell’ultima stagione se non c’era lui a tenere la barra dritta mentre ce ne facevano passare di ogni... E penso anche che stia facendo un grande lavoro perché sta investendo sul futuro, quindi, se lui ha ancora voglia, come mi sembra, credo che si stia meritando la conferma, ma spero che abbia anche la voglia di farci vedere il bel calcio che avevo intravisto all’inizio della stagione, quando la Juventus stava bella alta e pressava. Io sono juventino, quindi mi piace vincere, però, vedere un bel gioco resta consolatorio quando perdi. Quindi, in definitiva, mi auguro che resti, ma che mi faccia anche godere. Poi quello che è successo nelle ultime tre partite non è mica solo colpa sua».

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DIVISIVO - «Noi juventini non abbiamo pazienza. Forse perché siamo abituati a vedere squadroni e campioni, ma questa volta nessuno ha comprato Platini, Zidane o Nedved. Quindi, ogni tanto, penso che il suo “Calma Calma” che rivolge ai giocatori durante la partita, dovrebbe essere anche rivolto ai tifosi, perché ci vorrebbe un po’ più di pazienza».

CHIESA - «Anche io ho le prime donne e i fuoriclasse, che vorrebbero fare sempre l’assolo, ma ogni tanto devi farli giocare per l’orchestra. Ma l’assolo un po’ più lungo va sempre conquistato durante la settimana, durante le prove. Insomma, per uscire dalla metafora, io vorrei che Chiesa giocasse sempre, ma se fossi l’allenatore, prima di dargli 90 minuti in campo, vorrei analizzare bene la sua settimana di allenamenti e la sua condizione. E anche gli avversari, perché, per esempio, contro l’Udinese lo hanno marcato sempre in tre. Tutti ad accusare Chiesa e nessuno a elogiare Cioffi che lo ha saputo ingabbiare».