Sembra strano a dirsi, eppure tra gli attuali componenti dell'attacco bianconero l'unico certo (o quasi) di rimanere anche nella prossima stagione è... Arek Milik. E il motivo è molto semplice: il profilo del polacco, per costo di ammortamento e ingaggio (rispettivamente 2,6 e 3,5 milioni di euro netti), è infatti ampiamente sostenibile per completare il reparto, in una fase in cui la Juve potrà sì contare su nuovi importanti introiti derivanti dalle coppe europee ma allo stesso tempo dovrà ancora fare i conti con i paletti del bilancio.
 

Juve, il presente e il futuro di Milik


La stagione del classe 1994, il cui contratto è in scadenza il 30 giugno 2026, non è stata particolarmente esaltante finora: 26 le sue presenze (per un totale di 789 minuti giocati), con 5 gol all'attivo (di cui una tripletta in Coppa Italia) e un assist; pesante, nel computo generale, l'espulsione rimediata nel match contro l'Empoli poi concluso in pareggio, che ha avviato un periodo pessimo per i bianconeri sul fronte dei risultati. Al momento, comunque, ci sono tutti i presupposti per andare avanti insieme, a partire da quelli economici, al netto chiaramente di eventuali offerte irrinunciabili. La Juve, semmai, dovrà concentrarsi sulle situazioni degli altri attaccanti, in primis Federico Chiesa che a un anno dalla scadenza di contratto rimane in bilico, mentre Dusan Vlahovic può far gola sul mercato e fruttare una ricca plusvalenza.


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Juventus, allarme centravanti: tra Vlahovic e Milik c'è un abisso. Ma non era l'attacco più completo?
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