Rugani Ajax, parla l’agente
L’IDEA AJAX - "A fine giugno, tramite il direttore sportivo e l'allenatore hanno espresso il desiderio di provare a prendere Daniele. Noi abbiamo analizzato la situazione aspettando un po' di tempo per avere le idee chiare più avanti, a giugno non sapevamo neanche cosa sarebbe successo con la Juventus. Poi la pista Ajax si è riaperta, il club olandese aveva l'esigenza di vendere un difensore per liberare un posto e quando è successo sono stati più pronti di altri club a chiudere l'affare".
RETROSCENA - "E' stata una trattativa complicata, perché quando pensavamo fosse chiusa ci sono serviti altri due giorni a causa di problematiche economiche. Ci tengo a precisare che non è stata responsabilità di nessuna delle due società, ma era semplicemente un intoppo fiscale tra Italia e Olanda che alla fine, con la buona volontà di tutte le parti, si è riuscito a superare nonostante il problema si stesse protraendo nel tempo".
LASCIARE LA JUVE IN PASSATO - "Certo, ci sono stati club importanti sia inglesi che italiani ma lui non è mai stato propenso a lasciare la Juve. E la Juve non l'ha mai voluto cedere, nonostante fossero arrivate proposte importanti dal punto di vista economico; i bianconeri avrebbero valutato una partenza solo se il giocatore si fosse impuntato, ma Daniele è sempre voluto rimanere. Quello che penso io, è che un conto è stare sei mesi/un anno in una squadra come la Juve, che "può capitare", un conto è rimanere otto anni come lui".
BOLOGNA - "Bisogna chiederlo a loro. Da quando si è fatto avanti l'Ajax il giocatore è sempre stato molto propenso a trasferirsi all'estero, se ti chiama un club del genere, tra i più più riconosciuti al mondo, ti senti lusingato".
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