Albert Gudmundsson si racconta fra passato, presente e futuro. Il 26enne attaccante islandese del Genoa è il protagonista della nuova puntata di My Skills su DAZN

L'OFFERTA DELLA FIORENTINA - "Gli ultimi giorni di mercato invernale sono stati un po' particolari, ma sono contento di essere rimasto al Genoa. Sento di poter realizzare qui gli obiettivi stagionali che mi sono prefissato. Il giorno dopo la fine della sessione di mercato, mentre stavamo facendo colazione, Gilardino si è avvicinato e mi ha abbracciato intensamente. Mi ha sorpreso lì per lì, poi ho letto sul giornale che in conferenza stampa aveva detto lo avrebbe fatto in caso fossi rimasto". 

FAMIGLIA CALCIATORI - "Non so se fosse destino che giocassi in Italia, forse lo era che diventassi un calciatore. Non ho mai visto giocare il mio bisnonno, ma in tanti, in Islanda, dicono sia stato il calciatore più forte della storia del calcio islandese. Adesso però capisco perché il mio bisnonno amasse così tanto l'Italia. Non è solo un discorso di livello del campionato, ma anche di qualità di vita, di clima, di cibo". 

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DRIBBLING - "È una delle mie qualità migliori, mi piace dribblare, soprattutto quando giochiamo in casa e sento i tifosi che si gasano alle mie spalle. Per saltare l'uomo guardo sempre l'orientamento del corpo del difensore: se è girato verso destra vado a sinistra e viceversa". 

IDOLI - "Quando ero piccolo era David Beckham, perché mio papà, grande tifoso del Manchester United, mi faceva vedere sempre le partite. Crescendo ho iniziato a seguire sempre di più il Barcellona, il Barcellona di Messi, e penso sia stato uno dei migliori di sempre".