In un modo o nell'altro, Allegri li ha ruotati tutti, concedendo possibilità sparse a una rosa che ha risposto all'appello in maniera discontinua. C'è chi ha vissuto sulle ali di un entusiasmo ritrovato - vedi Vlahovic - e chi si è spento dopo un ottimo inizio, vedi il reparto difensivo. Ma sarebbe, questa, una rosa all'altezza della prossima Champions League? Il dubbio che attanaglia i tifosi è proprio questo. E Giuntoli non è esente dal porsi certe questioni.
Quanti giocatori servono?
Gli esempi sono sempre gli stessi e la società ha già le idee chiare: Alex Sandro chiuderà il rapporto con il club dopo 9 anni, a rischio anche Mattia De Sciglio, che senza Allegri potrebbe faticare a trovare spazio. Moise Kean, infine, è praticamente certo di trovarsi un'altra sistemazione.
Tolti (almeno) tre giocatori, sarà tempo di aggiungerne. Da 23 elementi a disposizione, la Juventus dovrebbe aggiungerne almeno 7. Per una maxi rosa da 30 unità totali.
In quale reparto?
Acquisto che dovrà arrivare pure in difesa - soprattutto se Bremer dovesse partire - e in attacco, in attesa di capire le intenzioni di Federico Chiesa. Ah, senza menzionare la porta: Szczesny è in bilico, Perin ha mercato.
Da chi ripartire?
L'obiettivo della Juve, comunque, è ripartire dai propri big. Il primo è sicuramente Dusan Vlahovic, 17 gol a referto in questa stagione, compresa la Coppa Italia. Poi c'è l'ambizione di poter trattenere Adrien Rabiot, autore di un'annata tutt'altro che positiva. Cambiaso è quasi incedibile, Yildiz lo è del tutto.
Chi può essere riscoperto?
Non è comunque tutto da buttare, rispetto alle ultime annate. La Juve potrà contare su giocatori cresciuti. Vedi Gatti, vedi questo McKennie. Tra chi potrebbe avere un'altra chance, avanza la candidatura di Weah (magari con un ruolo ben definito) e Fabio Miretti, mai esploso.
Pure Kostic potrebbe tornare ad attaccare con più costanza, mentre Manuel Locatelli non sembra a rischio cessione.