Non ci sono solo aspetti economici dietro alla difficoltà della Juventus di sbloccare il mercato in uscita o errori programmatici. Perché se nessuno vuole realmente andare via dalla società bianconera e se in tanti una volta partiti voglio tornare, è perché l'ambiente bianconero resta l'ideale per esprimersi al meglio o almeno provarci. Non è un caso quindi che nell'era Agnelli siano stati numerosi gli episodi di giocatori che una volta lasciato la Juve hanno poi accettato di tornare o ancora meglio, spinto per rientrare in bianconero. Questione di mentalità, di protezione, di attenzione.

CASO KEAN – L'ultimo della lista sembra essere proprio Moise Kean, che d'accordo con la famiglia e Mino Raiola pare proprio aver capito di dover tornare a casa per evitare di perdersi. Non c'è chiusura da parte della Juve, a patto che vengano esaudite tutta una serie di condizioni: deve essere un affare a livello economico, non devono soprattutto esserci pentimenti in seguito a nuove “balotellate”. Se ne parla, si lavora, si cerca la quadra. Questa è roba per Raiola, che prova a convincere l'Everton ad accettare un prestito, magari lungo, magari vedendo rientrare una contropartita com Aaron Ramsey nella trattativa.
SOLO QUI – Alla Juve è a casa, alla Juve è diventato un predestinato, altrove si è smarrito. Basti pensare ai capricci, in “buona” compagnia, nella Nazionale Under 21. Basti pensare al festino a cui ha partecipato in piena quarantena. E via discorrendo. All'Everton ha deluso, sotto ogni punto di vista. Ma non è troppo tardi per un ragazzo di vent'anni. Forse però può servire un passo indietro per farne uno avanti, tornando a casa. D'altronde sono tanti e clamorosi i casi di chi è tornato indietro: da Leonardo Bonucci a Gigi Buffon, scopri in gallery tutte le storie recenti.