Moise Kean è tornato alla Juventus, per restarci ed imporsi. Tanto dovrà passare anche dalla maturità che mira a raggiungere nella sua seconda vita in bianconero. E c'è in retroscena, raccontato così da Tuttosport: "Non è un caso, insomma, che quando la Juventus ha deciso di riportarlo a Torino lo abbia fatto contattare dai senatori, che lo conoscono bene sia per i trascorsi bianconeri, sia per averlo frequentato in Nazionale. E i senatori bianconeri hanno spiegato a Kean che stavano garentendo per lui e per un comportamento più maturo, quindi si aspettavano che questa fiducia fosse ripagata. Hanno ricevuto rassicurazioni e, tra l’altro, Kean è anche tornato in Nazionale, nella prima delle convocazioni dopo l’esclusione dalla lista per l’Europeo. Altro segnalino incoraggiante. 
Il resto sarà compito di Massimiliano Allegri, perfettamente consapevole di avere a che fare con un giocatore da gestire con polso e psicologia. La cosa, tanto per cambiare, non lo spaventa e spera di poter sfruttare tutte le potenzialità di Moise, che lui stesso aveva fatto esordire sia in Serie A che in Champions League, quando il ragazzo aveva 16 anni".