Tutti speravano di vederlo in campo dall'inizio, memori del fatto che la sua esclusione dall'undici titolare della sfida contro l'Empoli - proprio nel momento in cui la sua intesa con Dusan Vlahovic stava crescendo sempre di più - non aveva pagato. Kenan Yildiz, del resto, è ormai un idolo per i tifosi della Juve, che anche ieri lo hanno accolto con un boato al momento del suo ingresso sul campo dell'Allianz Stadium. 
 

Juve, il doppio errore di Allegri con Yildiz


Ecco, l'ingresso in campo. Un tema scottante, nel day after, che fa venire a galla due domande ancora senza una risposta, che ovviamente chiamano in causa il tecnico bianconero: perché Massimiliano Allegri ha aspettato tanto a lanciarlo, con la sua squadra ancora in svantaggio e palesemente in difficoltà in fase offensiva? Ma soprattutto, perché lo ha schierato come mezzala, anzichè nella sua classica posizione di esterno nel tridente, e per di più sullo stesso lato di Federico Chiesa?

Verso Juventus-Udinese, Federico Chiesa o Kenan Yildiz? Cosa filtra sul ballottaggio
La scelta - pare scontato dirlo - non ha pagato. Il giovane turco e l'azzurro, infatti, hanno iniziato fin da subito a "pestarsi i piedi", con Yildiz spaesato e poco a suo agio nell'interpretare un ruolo non propriamente suo con l'ulteriore "ingombro" del compagno che già di per sè stava faticando parecchio a destreggiarsi tra le linee fitte dell'Udinese, in una partita che ha finito per renderlo nervoso e inconcludente. Il tecnico livornese - che aveva ben altre possibilità per sfruttare l'arma Yildiz, compresa quella di impiegarlo dal primo minuto in un tridente con Chiesa e Arek Milik - ci ha proprio visto male questa volta. Sperava che la solita "allegrata" funzionasse? Si sbagliava.