RONALDO - "Lui è come LeBron nel basket, penso anche a Tom Brady nel football americano. Pure come Buffon. Sono esempi".
ENTUSIASMO - "Come a vent'anni, mi sento a posto fisicamente: l'obiettivo è giocare l'80 percento delle partite, vincere i tre titoli principali con la Juve. Ho avuto qualche dubbio, ma le risposte sono state positive".
SARRI - "Vuole un calcio assolutamente diverso da quello di Allegri, per questo abbiamo avuto difficoltà. Ora ci serve tempo per adattarci al nuovo sistema, trovare gli automatismi. Credo sia normale. Il rapporto? Abbiamo un buon feeling, sapevo di poterlo convincere. Seguivo come giocava il Napoli, come l'ha fatto il Chelsea. E' diverso. Pressing, intensità, intelligenza, passione. Tutte qualità che vanno a genio. Sono il suo preferito? Mah, allora avrei dovuto esserlo anche per Mourinho, Ancelotti, Allegri, Low. Tutti mi hanno apprezzato".
CONDIZIONI - "Il ginocchio sta bene, mi sento in forma e ho fiducia nel mio fisico. L'ultima stagione è stata sfortunata e con molti infortuni. Prima il ginocchio, poi il cuore, la spirale era negativa. Era tutto in dubbio: mi chiedevo se avessi ancora stimoli, se avessi le condizioni fisiche giuste. Sì, mi sono risposto che ero a posto. Giocare alla Juve vuol dire sempre vincere, magari la Champions, e per questo devi migliorare anno dopo anno. Voglio sempre stare tra gli 11 titolari".
MERCATO - "Mai avuto trattative con altre squadre, zero. So che siamo in tanti e che la Juve deve vendere. Khedira, a 32 anni e con sole 17 partite nella scorsa stagione è sempre in discussione. Anche negli ultimi 10 anni è sempre stato così ma alla fine ho sempre giocato. E con la Juve è stato chiaro dall'inizio ch enon sarei partito, non volevo neanche farlo. Mi ha colpito aver sentito che sarei rimasto solo per i soldi, i tifosi poi ci credono. Io non ho mai giocato per soldi, ma per vincere. Voglio coronare il sogno della Champions con la Juve perché amo il club, la squadra e la città".