Kulusevski attacca Allegri e spacca la tifoseria: 'Giocatori fuori ruolo'. La spiegazione, ecco a chi si riferiva
di
Andrea Ajello
Negli ultimi anni la tifoseria della Juventus si è spesso divisa e tra i temi che hanno spaccato l'ambiente bianconero, c'è stato anche quello riguardante Dejan Kulusevski. Era un giocatore da Juventus? "Si, la colpa è di Allegri che non lo sa sfruttare", "No, non ha dimostrato di valere i soldi spesi, giusto cederlo". Questa, in sintesi, le due posizioni contrastanti sullo svedese. E d'altronde, cambiano i giocatori ma il tema rimane valido tutt'ora, basta ascoltare il dibattito intorno a Federico Chiesa. Intanto però, Kulusevski ha attaccato l'allenatore della Juventus, senza citarlo ma con un chiaro riferimento a lui.
Kulusevski, le parole sulla Juventus e l'attacco ad Allegri
"Erano sei mesi che non giocavo titolare una partita alla Juventus. Ti senti malissimo, perché hai dato la vita per giocare a questa partita, allenandoti più duramente che puoi, e finisci per guardare giocatori giocare nel tuo ruolo che non sono nemmeno ali. Onestamente, mi sono sentito imbarazzato, persino inutile", le parole del giocatore. In particolare, da sottolineare è il passaggio sui "giocatori fuori ruolo" che venivano utilizzati al suo posto. Ma a chi si riferisce Kulusevski?
Era il 2021/2022, ovvero la prima stagione dell'Allegri bis. La Juventus perse all'ultimo Cristiano Ronaldo, sostituito da Moise Kean fino a gennaio, quando poi arrivò Vlahovic. In quei mesi, Allegri giocò spesso con un 4-4-2, modulo teoricamente adatto per Kulusevski. In realtà però, il tecnico puntò con costanza su Adrien Rabiot da esterno di centrocampo o in alternativa Weston Mckennie. Emblematica fu la partita di Champions contro il Chelsea a Londra, persa 4-0 dalla Juve. In quell'occasione, addirittura, agirono sulle corsie esterne sia il francese che lo statunitense. E Kulusevski fa riferimento proprio a queste scelte che lo "fecero sentire in imbarazzo".
Dopo un primo anno positivo con Pirlo allenatore, la seconda stagione in bianconero fu deludente per lo svedese. Venti presenze da agosto a fine gennaio, quando poi fu ceduto al Tottenham, ma molto spesso da subentrante (8 gare da titolare). E i numeri realizzativi dimostrano le difficoltà in quei mesi. Solo 2 reti e tre assist. La svolta fu appunto il passaggio agli Spurs, con cui finì la stagione alla grande (5 gol, 8 assist). Un feeling mai sbocciato quello tra Dejan e Massimiliano Allegri. Ma forse, più in generale, tra il ragazzo e la Juventus. Anche se qualcuno lo rimpiange ancora. Sicuramente, le sue parole hanno alimentato il dibattito e la spaccatura sull'allenatore bianconero. Scopri il nuovo canale WhatsApp de IlBianconero.com!
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