INIZIO COL BOTTO - Nella rosa però c'è un altro classe 2000 che sta diventando sempre più un punto fermo della nuova Juve: Dejan Kulusevski non ha sentito minimamente il salto dal Parma alla Juve. "In bianconero non sarà la stessa cosa" diceva qualcuno. La risposta arriva dal campo: gol al debutto con la Sampdoria, prima rete della nuova Juve di Pirlo. Segni del destino. Presente e futuro, quantità e qualità. Personalità soprattutto, con la quale ha convinto l'allenatore a lanciarlo titolare in tre partite su tre nonostante abbia solo 20 anni.
LONTANO DALLA PORTA - Kulusevski è uno dei pochi positivi in questo avvio di stagione. Una vittoria e due pareggi nelle prime tre partite, di cui l'ultimo contro una neopromossa. Qualcosa che non va c'è, ma dopo tre partite Kulu è diventato una certezza dalla quale ripartire. Unica prestazione negativa la trasferta di Roma, quando però Pirlo l'aveva schierato troppo lontano dalla porta e lo svedese ha faticato a entrare in partita. Nessun allarme, perché già contro il Crotone è tornato protagonista servendo Chiesa nell'azione del gol di Morata. Pirlo sta iniziando la dura vita dell'allenatore, ma con un Kulusevski così lo è un po' meno.