Mattia Caldara, intervistato da Cronache di Spogliatoio, ha parlato del calvario attraversato tra i tanti infortuni e il pensiero, solo sfioranto, di smettere di giocare: ​“Quando non riesci di venire a capo di una situazione che dura da tanto tempo c’è stato un mezzo secondo in cui ho pensato di dire… non basta, non lo so… Ma c’era qualcosa che dicevo: “Cavolo, non riesco ad essere felice perché non riesco più a fare quello che voglio e come voglio”. Mi sentivo limitata. C’è stato mezzo secondo che l’ho pensato, ma mi sono detto che non potevo mollare adesso. Mi sono detto che dovevo fare io qualcosa in più per poter fare qualcosa per questa nebbia che avevo in testa. E infatti fortunatamente è stato così”.