Il periodo non è il più bello, partiamo col botto: "Il calcio è corrotto e la colpa è della Juventus". Ovvio, ci sono organi di stampa che non vogliono andare a raccontare la verità ed i fatti reali delle cose che succedono perché non fa notizia e rumore. Se a loro piace così, quantomeno lo ammettessero. Per l'ennesima volta la Juventus viene messa in discussione dalla Procura Sportiva a partire da un'indagine arrivata alla Commissione Antimafia che vedeva Andrea Agnelli ed altri dirigenti coinvolti in qualità di testimoni. Ma secondo Pecoraro, la Juve è colpevole. Se il tifoso comune italiano si sente spesso lasciato nudo al centro del mare, il tifoso bianconero fuori dalla penisola è da solo nell'universo. La stampa brasiliana, per parlare di quella più vicina a me, finirà per diventare un ingranaggio del meccanismo che mistifica la realtà: il passaparola vede sempre le parole 'Juve' e 'Mafia' nella stessa frase, creando un sentimento comune che poco ha a che fare con la realtà ma che viene assimilato più o meno consapevolmente. Cosa voglio dire con questo? Che se scrivi sempre Juve e mafia nei titoli, prima o poi anche per assorbimento il concetto arriva ed è quello il vero obiettivo di questa campagna mediatica anche a livello internazionale.
Fidarsi delle persone giusta, essere ben informato sulla Juventus (dentro e fuori dal rettangolo di gioco) per chi vive lontano della J è più di un dovere, altrimenti faranno di tutto per metterti giù.
Siamo antipatici, siamo vincenti. Bisogna accettarlo, sempre di più.