Destino scritto per Mario Balotelli. Anche nella sua Brescia l'attaccante ha floppato e il presidente Cellino è furioso con l'attaccante. Una storia fatta di messaggi social non graditi al club (ricordate quello contro la Juve?), allenamenti ai quali non si è presentato e quella lettera di licenziamento già pronta, per la quale la società sta aspettando una risposta dal collegio arbitrale.
GIOVANE PROMESSA - Altro giro altro fallimento per Balotelli. SuperMario: sì, una volta. Oggi semplicemente un attaccante che tra un mese compirà 30 anni e fa parlare di sé più per quello che fa fuori dal campo che per le sue giocate. Scuola? Inter. Un caso? Forse, eppure chi è uscito dalle giovanili della Juve non si è mai ritrovato in queste situazioni. E' passata una vita da quando era una giovane promessa dell'Inter e segnava gol a raffica tra un sorriso e l'altro. Poi la prima squadra e una carriera in ascesa. Etichettato da tutti come la prossima stella del calcio italiano. Ma ad eclissarsi ci ha messo un attimo.
IL CASO KEAN - Quando si arriva a Torino non si scherza. Moise Kean è genio e sgregolatezza: in campo ha numeri da campione, ma quando non gioca spesso è protagonista di comportamenti oltre le righe (chissà se è un caso il fatto che si ispira proprio a Balotelli). Risultato? La Juve l'ha spedito in Inghilterra, all'Everton, con qualcuno che ha storto anche il naso per aver fatto partire uno dei migliori classe 2000 in circolazione. Pazienza, perché in bianconero la disciplina viene prima del talento. Per informazioni chiedere anche a Martin Caceres e - soprattutto - Arturo Vidal: scaricati per la loro vita extra campo giudicata dalla società non idonea per un giocatore della Juve.