"L'allenamento è divertimento". E poi i richiami, le - tante - urla e un uomo solo al comando, sempre Max Allegri. In uno dei momenti più delicati della stagione, tutti attorno alla sua figura. Tifosi (che applaudono), giocatori (che ascoltano) e ambiente scandito dai ritmi dettati da Max, solo da Max. Che chiede: intensità, allargare il campo, farsi vedere, giocare forti palla addosso, palla alta e palla dietro. Con un paio di indicazioni buttate qui e lì, come un blob: "In 7 ci si difende tutta la partita", vale la pena "stare tranquilli" e per questo non bisogna per forza "abbassarsi a difendere". 

CONQUISTARE E RIPARTIRE - L'obiettivo delle due partitine è conquistare e ripartire, giocare su tutto il campo e aggredire. Stare con la testa dentro al match, insomma. Elemento imprescindibile per una squadra d'alta classifica e con enorme tasso di qualità, proprio come non si è dimostrata la Juventus. Il momento cult? Un richiamo a Rabiot, pure brusco: deve buttarsi dentro appena Cuadrado va largo e crossa, e qui torniamo al tema dei "dieci gol nelle gambe" e ad Adrian - detto all'italiana - oggettivamente obbligato "a fare di più". C'è un altro aspetto curato con cura da Allegri: la pressione sul portatore di palla avversario. "Bisogna saltargli addosso", dice. "Non devono fare neanche un cross", aggiunge. 
 
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L'EPISODIO CON BERNA - Non mancano poi le risate, le battute, appunto il divertimento. Quando Bernardeschi si scontra con De Sciglio e passa metà dell'allenamento a toccarsi il ginocchio, il tecnico chi chiede informazioni. "Male al ginocchio", risponde Federico. E Max: "Tanto ne hai due...". Il clima non sarà quello del cazzeggio creativo, però la testa ogni tanto va lì, a sdrammatizzare per tutto e tutti, in particolar modo in questo momento dove tutto sembra nero e servirebbe aggiungere un po' di bianco.