Coerenza. È quanto chiede la Juventus al Procuratore federale Giuseppe Chinè in vista della nuova sentenza sul caso plusvalenze attesa per lunedì 22 maggio, quando il club bianconero si ritroverà davanti alla Corte d'Appello per scoprire quale sarà il suo destino per la stagione in corso e, di conseguenza, anche per la prossima. Secondo quanto riportato da Tuttosport, i legali della società intendono far leva sul concetto di coerenza giuridica, in virtù del quale i punti di penalità non possono essere più di quei 9 che erano stati richiesti lo scorso 20 gennaio.

Al momento, il perimetro tracciato dal Collegio di Garanzia dello Sport è quello del -15. La penalizzazione potrebbe essere confermata e motivata dalla CFA, ma non è escluso che si arrivi a decurtare eventualmente dei punti nel caso in cui venga rivista la posizione degli amministratori senza deleghe. Sul tavolo, comunque, resterebbe sempre il tema dell'afflittività, perché una penalità ridotta potrebbe non essere sufficiente a escludere la Juve dalla prossima Champions League. Da qui la possibilità, che però il club vorrebbe scongiurare, di spostare la sanzione alla stagione 2023/24.