Ora, la FIFA vorrebbe i Mondiali ogni due anni, mentre l’UEFA inventa tornei inutili come il Nations League. È di questo che il calcio ha bisogno? O di calendari plausibili, e di programmazioni che non eccedano l’offerta? Troppe partite, un eccessivo numero di tornei non solo rischiano l’effetto inflazione con conseguente disinteresse, ma troppo calcio mal gestito produce, come minimo, un cortocircuito. Per molte squadre già oggi si parla di una partita ogni tre giorni. Aggiungeteci le trasferte transoceaniche e avrete giocatori spremuti più inclini agli infortuni oltre a formazioni decimate. Lo stesso si potrebbe dire con la Coppa d’Africa.
Si è detto che la Superlega scimmiottava gli americani senza comprendere le differenze di sistema e di organizzazione sia dei rispettivi “campionati”, sia delle forme di finanziamento. La soluzione è, forse, il raddoppio delle partite internazionali e una gestione quantomeno anarchica delle varie coppe continentali, con le rispettive federazioni che pretendono di avere i giocatori a disposizione anche quando sono infortunati?