Il Brasile è tradizionalmente terra di talenti, di giovani calciatori che hanno il pallone incollato ai piedi e con la testa si proiettano al grande calcio europeo. È terra dove la Juventus lavora, osserva, sa muoversi: come dimostra l’operazione Kaio Jorge dell’estate scorsa. Il nome nuovo, riferito dalla Gazzetta dello Sport, è quello del trequartista classe 2006 di proprietà del Palmeiras, Luis Guilherme: “uno dei migliori della sua generazione”.
 
Nato il 9 febbraio 2006 ad Aracaju, città sulla costa est del Brasile, dove ovunque ti giri vedi l’immenso Atlantico, che non è una barriera naturale, ma un limite da attraversare per arrivare al calcio che conta. La prima tappa, però, è San Paolo, circa 2 mila chilometri più a sud, dove ha sede il settore giovanile del Palmeiras. È qui che comincia a mettere in mostra le sue doti e accendere su di sé i riflettori: velocità, tecnica, fantasia e forza fisica. Di sé dice: “Sono un calciatore con una buona tecnica e molta velocità. Ho anche a mio favore il fatto di potermi adattare a varie posizioni offensive, sulle fasce o all'interno”. Non stupisce, quindi, che la Juventus lo abbia visionato, così come il Real Madrid.
 
Juve, sfida al Real per 'uno dei sedicenni più forti al mondo'
In una recente intervista concessa a Marca, dimostra di non sentire il peso dei paragoni: “A chi mi ispiro? Per l'esplosione e la velocità, nonostante lui sia destrorso e io mancino, attualmente mi concentro su Mbappé”. Adesso, però, il suo obiettivo è quello di arrivare nella prima squadra del Palmeiras e giocare con continuità; da parte sua, il club verdeoro gli ha dato fiducia, blindandolo con il primo contratto da professionista e una clausola rescissoria da 60 milioni che mette le cose in chiaro: chiunque lo volesse, deve presentarsi con un’offerta economica congrua. La Juventus è avvertita.