Allegri e in generale la Juventus avevano due obiettivi da centrare dopo la sosta per le nazionali - possibilmente - nel breve termine. Il primo, ovvero quello di tornare alla vittoria dopo oltre un mese e restare in corsa in campionato e in Champions è stato per il momento raggiunto. Ancora no quello invece legato al fattore extra campo e in particolare ai tifosi. bianconeri rispondono sul campo, l'Allianz Stadium ancora no, che per la terza partita consecutiva era ben lontano dal sold out. Nella serata di ieri, 28.500 spettatori presenti, pochi di più contro il Bologna qualche giorno fa.

LE MOTIVAZIONI - Numeri  che non possono essere certo spiegati solamente con la caratura non eccezionale degli ultimi due avversari affrontati ma che provengono da questioni più profonde. D'altronde, le prime avvisaglie di questa tendenza si erano avute nel match contro il Benfica, sfida cruciale per il futuro in Champions League della Juventus. Un'importanza di cui il popolo juventino era consapevole ma che non è servita per riempire lo Stadium. Crisi di risultati ma non solo: anche e soprattutto prestazioni tutt'altro che convincenti e uno scoramento generale che causa tutto ciò. In aggiunta ovviamente anche alla questione dei prezzi, tema da ormai tanto tempo dibattuto nel mondo Juve. 

Allegri in conferenza: 'Le difficoltà ci servono per Milano, vogliamo la prima vittoria esterna'
15 GIORNI PER CONVINCERE - Vincere aiuta a vincere, lo ha sempre detto anche Allegri, che spera di confermare ciò nei prossimi impegni. Chissà se vincere aiuta anche a riportare i tifosi bianconeri allo stadio. Da qui al prossimo impegno casalingo (il 21 ottobre con l'Empoli), ci saranno tre trasferte consecutive per la Juventus: a San Siro contro il Milan, in Israele contro il Maccabi e allo Stadio Olimpico con il Torino. Quindici giorni di tempo e tre sfide complicate per tornare al sold out dello Stadium, d'altronde, la rimonta in campionato e il passaggio in Champions League passano anche da lì.