Per presentare nel migliore dei modi l'amichevole di questa notte, tra la Juventus e le All Star della MLS, ci siamo rivolti a chi in Italia approfondisce e divulga i temi del calcio a stelle e strisce. Massimiliano Cristina è il fondatore e direttore del portale specializzato MLSSoccerItalia.com e ci accompagna, attraverso questa chiacchierata, verso match di Atlanta. 

Per prima cosa, raccontaci come ti è venuta l'idea di seguire dall'Italia, con la massima attenzione, il calcio USA? 

"Il progetto MLSSoccerItalia.com nasce dalla curiosità e dalla volontà di raccontare la Major League Soccer oltre i pregiudizi tipici del tifoso medio. Il campionato non sarà a livello tecnico dei maggiori tornei europei, ma sta crescendo molto e noi del sito - tra giornalisti e ragazzi appassionati - vogliamo cercare di raccontare quello che c'è oltre il campo. A livello organizzativo la MLS è diversi passi avanti rispetto alla Serie A e il Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, sede della sfida contro la Juventus, ne è un esempio lampante. Avvicinandoci, seguendo le partite e le storie poi ci siamo appassionati anche al calcio, anzi, al soccer. Che è diverso da come concepiamo noi il calcio da italiani: è meno tattico, più veloce e a tratti anche più spettacolare, almeno a livello di intrattenimento. Certo bisogna guardarlo con un occhio giusto e preparato a uno spettacolo diverso rispetto ai nostri campionati.

Mettiamo nel mirino proprio la sfida dell'All Star Game. Dei due ex attesi ce ne sarà soltanto uno: che significato ha per Giovinco questa partita? Che considerazione c'è di lui negli Stati Uniti? E quali prospettive?

"Giovinco sta vivendo l'annata più difficile da quando è approdato a Toronto. Dopo aver vinto la MLS Cup nel 2016 e aver perso la finale di CONCACAF Champions League ai rigori ha vissuto un periodo di appannamento. Per Seba questa partita sarà sicuramente un'occasione per un tuffo nel passato, ma giocando ad Atlanta non sarà lui il protagonista assoluto visto che ci saranno le stelle dei padroni di casa in campo. Sicuramente in MLS è considerato un fuoriclasse, un punto di svolta nella storia della lega per come è arrivato e quanto è stato
pagato: a 28 anni, nel pieno della carriera e in grado di fare la differenza. Non un giocatore a fine carriera".

Ibrahimovic invece ha dato forfait: davvero solo per concentrarsi sui Galaxy, o c'è altro?

"Sinceramente la decisione ha sorpreso un po' tutti, ma da un certo punto di vista è comprensibile. Ibra è focalizzato sui LA Galaxy e vuole vincere la MLS Cup con una squadra che l'anno scorso è arrivata ultima.  Il motivo è tutto lì, non vuole "perdere tempo" con un'esibizione-show, anche perché non ne ha bisogno per farsi vedere. Certo poteva usare modi e tempistiche diverse, ma la MLS lo ha fermato con una giornata per questa decisione".

Nella selezione del Tata Martino ci sono elementi potenzialmente interessanti per l'Europa?
"Non sarà la partita migliore per valutarli visto che la rosa si incontrerà per la prima volta in occasione del match. Però per chi avrà voglia consiglio di guardare le prestazione di Miguel Almiron, numero 10 di Atlanta e già accostato a diversi club europei. Anche Barco ha talento e ha un futuro assicurato in Europa, come Davies di Vancouver che è appena stato preso dal Bayern Monaco. Seguendo il campionato in ogni caso ci sono giocatori potenzialmente pronti per il salto in Europa, magari non direttamente dalla Serie A, ma passando da tornei come Eredivisie e Swiss Super League.

La MLS può essere il posto giusto per Claudio Marchisio? Se sì, in che squadra?

"Nonostante le smentite, so per certo che diverse squadre hanno contattato Marchisio tramite il suo entourage. Sto parlando di New York City e Montreal Impact, soprattutto i canadesi. Probabilmente però non è il torneo giusto per Marchisio per via degli acciacchi fisici che ne limiterebbero le prestazioni, come successo con Andrea Pirlo. I tanti spostamenti ravvicinati, i terreni in turf e un ritmo spesso frenetico non lo rendono un torneo appetibile a mio avviso. Nel caso comunque lo vedrei bene a New York, sponda Red Bulls e quindi in New Jersey, dove la comunità italiana è molto folta. Oppure a Montreal, appunto".

Il campionato secondo te ha raggiunto negli anni il livello sperato, o è indietro rispetto alle aspettative? Il Messico rappresenta una reale concorrenza?

"Non è il livello sperato, ma sta rispettando le aspettative. Mi spiego. La MLS è un campionato particolare, non paragonabile per struttura e regolamento ad altri tornei. L'obiettivo della lega è di crescere in competitività, ma in modo sostenibile. E il progetto è sul lungo
termine
: diciamo che il Mondiale 2026 può essere un bel traguardo. E' il settimo torneo con più spettatori al mondo, ma ci sono ancora da vincere i pregiudizi del calcio europeo. Con tecnici preparati - come il Tata Martino - e giovani di qualità, come Almiron, Barco, Quintero e Giovinco, il futuro è roseo e la differenza con il campionato messicano, storicamente più attrezzato, si è livellata come dimostrato in CONCACAF Champions League".

Nella nostra GALLERY, i giocatori più interessanti della selezione MLS 

@pietroscogna