Moise Kean, "Mois Kin" per la pronuncia, "Mosé" per la madre, che lo chiama da sempre come il personaggio biblico che sognò prima di rimanere incinta. E allora, oggi, la Gazzetta racconta della sua rincorsa al gol promesso, quello giusto per ribaltare l'inizio non certo esaltante. "Otto minuti contro il Napoli, in cui è quasi riuscito a mettere il pallone nella sua porta, con un colpo di testa sconsiderato che ha portato al gol di Koulibaly; ventidue contro il Malmoe con un gol in fuorigioco; ventiquattro contro il Milan senza vedere quasi mai il pallone", riepiloga la Gazzetta. Ora ha l’occasione per ribaltare ancora tutto, perché stasera a La Spezia avrà la sua prima occasione da titolare: potrà dimostrare non di essere il sostituto di Cristiano Ronaldo, ma di poter diventare un fattore per la squadra di Allegri e di essere pronto per giocare nella Juventus. 

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"Moise peraltro - sottolinea la rosea - è decisamente abituato a prendersi sfuriate, punizioni, esclusioni e bocciature, accolte con un certo fatalismo e con la capacità poi di ribaltarle, di passare oltre. È successo anche in azzurro, con il taglio last minute dall’Europeo, due esclusioni in tribuna e poi il ritorno, con doppietta, contro la Lituania. Mancini lo ha schierato attaccante esterno di sinistra, oggi Allegri lo utilizzerà da centravanti, al posto di Morata, che è disponibile (dopo il mezzo problemino muscolare) ma sarà preservato". Kean oggi e in futuro dovrà “rispolverare” la sue versione da nove, che fa parte della sua grande adattabilità. Nella rosa bianconera può giocare con tutti: stasera con Dybala, poi con tutti gli altri. Una carta preziosa, da ritrovare, davvero.