CONSACRAZIONE E INFORTUNI - Come detto, la vera consacrazione di Mandragora avviene circa un anno fa. Oddo lo lancia nel suo Pescara e dopo che la Juve ne annuncia l'acquisto l'ex tecnico degli abruzzesi inizia a farlo giocare anche centrale di difesa. La Juve pensa già al giocatore come il suo jolly del futuro ma la frattura al piede mette fine alla sua stagione ad Aprile costringendolo anche a saltare i play-off con il Pescara. Le sue condizioni non migliorano neanche dopo l'intervento chirurgico e dopo una travagliata preparazione estiva Mandragora non parte per la tournee australiana ed è costretto ad una nuova operazione.
RINASCITA A COVERCIANO - La Juve, così come tutto il movimento calcistico italiano, credono fortemente nelle qualità del calciatore che viene chiamato da Ventura nell'ultimo stage organizzato dal tecnico azzurro. Mandragora gioca anche le amichevoli con l'Under 21 contro Spagna e Polonia (da difensore centrale) e oggi è il capitano dell'Under 20 che si sta giocando i mondiali in Corea del Sud. In campo per 90 minuti sia contro l'Uruguay che contro il Sud Africa Mandragora ha finalmente superato i problemi fisici che lo hanno attanagliato da un anno a questa parte. La Juve punta molto su di lui per il futuro, non a caso lo ha pagato 12 milioni tra parte fissa e bonus. Il futuro è ancora tutto da scrivere e non è escluso che il ragazzo possa rimanere a Torino anche la prossima stagione visto che la permanenza alla Juve per i prossimi due anni potrebbe garantirgli lo status di 'club trained player', fondamentale specialmente per le liste UEFA. Dopo gli infortuni, le operazioni e la lunga riabilitazione, però, Mandragora non ha fretta e non vuole pensare al futuro; non ora che il presente è troppo bello per non goderselo.
@lorebetto