Una versione differente della Juve di Allegri, più votata all'attacco e al pressing offensivo, come dimostrano i nove gol realizzati in quattro partite. Ma resta comunque la Juve di Allegri, che non può trascurare la fase difensiva. E infatti, se è vero che le reti stanno arrivando, pera ora i bianconeri sono riusciti allo stesso tempo a blindare la porta difesa da Szczesny e Perin. Due gol subiti, entrambi in casa contro Bologna e Lazio ed entrambi per errori individuali. Il primo di Alex Sandro, uscito troppo tardi e mal posizionato, il secondo di Bremer, che ha regalato la palla a Luis Alberto.

Sono passate solo quattro giornate e quindi è presto per poter trarre conclusioni definitive ma al momento la Juve è la seconda miglior difesa del campionato, dietro solo all'Inter (1 gol subito). Una media di 0,5 reti a partita, che se mantenuta  sarebbe migliore, come ricorda Tuttosport, persino di quella da record della stagione 2015/2016, quando i bianconeri completarono una clamorosa rimonta tricolore e chiusero il torneo con 20 reti incassate (solo 6 nel girone di ritorno). Non sarà semplice, anche perché comunque, al di là dei freddi numeri, qualche meccanismo difensivo la squadra deve ancora registrarlo. Per il momento, l'unica gara in cui la Juve non ha concesso praticamente niente all'avversario è stata quella con l'Empoli. A Udine infatti, i bianconeri avevano più volte rischiato di far tornare in partita gli avversari. Una Juve più propositiva ed aggressiva mantenendo però l'equilibrio tanto caro ad Allegri; è questa la missione di Max.