"È un ragazzo che conosce il calcio e pronto per stare tra i grandi". Così lo ha celebrato Massimiliano Allegri, sottolineandone le doti e lanciandolo oggi tra i titolari per la gara contro il Venezia. Una bella partita la sua, giocata con tecnica e personalità, nonostante abbia appena 18 anni. Eppure, un 2003 che parte da titolare nella Juventus non può che essere unno speciale, come suggerisce l'hype creatosi intorno al suo nome. E' bastato poco e per tutti è stato subito Mirettismo. Un movimento da seguire per uno dei giovani più interessanti usciti dal settore giovanile da anni e che alla prima da titolare si è ben mostrato. I due calci piazzati per i due gol di Bonucci arrivano dal suo piede, il destro, preciso, prima sulla testa di De Ligt e poi su quella di Danilo. Risultato: due gol. Poi le giocate in verticale e la tranquillità nella gestione di un reparto che da anni fatica. Alla sostituzione è arrivato un altro premio per le sue giocate: la standing ovation dello Stadium, con tanto di applausi di Allegri. Può essere l'inizio di una meravigliosa storia, senza fretta, senza bruciare tappe e talento, ma con tanta personalità, quella di Fabio Miretti. 
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