Due volte in meno di un mese, i senatori si fanno sentire. Buffon, Chiellini e Bonucci hanno riunito lo spogliatoio e organizzato un confronto collettivo dopo i 2 punti in 3 partite raccimolati con Milan, Atalanta e Sassuolo. Il primo c’era stato dopo la finale di Coppa Italia, persa contro il Napoli ai rigori dopo un brutto 0-0 anche contro il Milan. Da lì in poi il cambio di rotta, con tante vittorie in fila, prima del nuovo calo. Dopo il 3-3 di Sassuolo, però, la Juve ha ribadito i problemi del passato ed è stata rimontata ancora una volta, incassando 9 gol in tre gare, e rimettendo lo scudetto in bilico. Non solo quindi la riunione tra Paratici, Sarri e Nedved, ma anche un secondo incontro. 

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Come scrive Repubblica, gli argomenti trattati e i toni impegnati sono facilmente immaginabili: i veterani e la società hanno chiesto a tutti uno sforzo di concentrazione per chiudere il campionato il prima possibile in modo da preparare la Champions nel modo migliore. Lo stesso Sarri continua a chiedersi, e a chiedere, come mai la squadra sia così incostante all’interno dello stesso match, senza trovare una risposta. Per certi versi, sembra di essere tornati alle perplessità che aveva espresso a febbraio a Lione: "Non riesco a far passare certi concetti".

La società, scrive il quotidiano, al momento non sta mettendo in discussione l’allenatore, confermato con convinzione durante il lockdown anche perché Agnelli è convinto che non sia questa l’estate per una rivoluzione improvvisata, con le scelte forzatamente rimandate alla fine di agosto, a poche settimane dall’inizio della prossima stagione. Però tutto è condizionato dai risultati e dalle prestazioni finali, come vi abbiamo raccontato, con lo scudetto che potrebbe non bastare.  Intanto, Sarri si è adeguato: ha rinunciato a molte delle sue convinzioni e anche a una piccola dose di autonomia nella gestione. In attesa della fine e del mercato...