RUGANI IN UNA PAROLA - "Tenace. Tenace nel perseguire i suoi obiettivi e nel non farsi scoraggiare nei momenti difficili. Daniele, quando è stato preso in considerazione, ha sempre risposto presente con prove di grande affidabilità. Serve essere tenaci e avere queste doti per restare 8-9 anni alla Juve. Mica si milita per caso così tanto in un club del genere".
SEGRETO DELLA JUVE - "I giocatori stanno portando avanti lo storico Dna della Juve, che alla qualità ha sempre abbinato lo spirito di sacrificio e la volontà di vincere a tutti i costi".
TIFOSO BIANCONERO - "Avere in squadra un giocatore italiano che prima ne è stato tifoso e sognava di indossare quella maglia, trascina e dà qualcosa in più. Locatelli e Rugani ne sono l’emblema in questo senso. In un mondo come quello del calcio in cui si parla solo di soldi e mete esotiche, avere ragazzi che la pensano in un certo modo è un valore aggiunto. Lo reputo un bel messaggio per i ragazzini che sognano di diventare giocatori".
COME LA PRIMA JUVE DI CONTE - "Per spirito e grinta effettivamente il parallelismo tra le due Juve regge, poi nel risultato finale si vedrà. Questa Juve veniva da anni difficili come quella: hanno la stessa fame e voglia di ritornare ai massimi livelli. Quella di Conte era una Juve operaia che gettava il cuore oltre all’ostacolo, questa le somiglia molto. L’antagonista è l’Inter che ha la struttura di una squadra reduce da una finale di Champions allargata con gente di qualità, la vedo molto più avanti rispetto a tutte le altre pretendenti allo scudetto. Come dice Allegri, la Juve deve restare attaccata al carro per preservare l’obiettivo fondamentale, tornare in Champions. Ad aprile poi si vedrà...".
AL NAPOLI CON GIUNTOLI - "C’era stato questo interesse, ma la cosa che ci fa piacere è che la sua stima verso Rugani si sia rafforzata, vedendolo tutti i giorni anche in allenamento. Significa che è stata avvalorata ancor di più l’idea positiva che già aveva del giocatore".