Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, il centrocampista biancoceleste Luis Alberto ha proposto una riflessione sul calcio di questi tempi. Ecco le sue parole: “Il talento non si può allenare. O ce l’hai o non ce l’hai. Puoi allenare le abilità, il controllo, ma chi nasce con talento è diverso dagli altri. Adesso serve gente che giochi in strada, non serve andare solo all’accademia e poi tornare a casa a fare cazzate e giocare alla play. Serve il talento della strada, quello che c’era prima e si è perso un po’. Oggi tanti giocatori anche ragazzini sembrano robot. Non solo la gente, ma anche noi ci stiamo un po’ annoiando del nuovo calcio. È più difficile oggi vedere un Del Piero, un Iniesta, uno Zidane. Così il calcio diventa noioso. Anche la mente si può allenare e penso sia una delle cose più importanti da fare sin da piccoli. Credo che le società dovrebbero mettere due-tre persone a lavorare subito sull’aspetto mentale già con i più piccoli. A vent’anni pensavo di essere un fenomeno ma non lo ero, al Liverpool non giocavo mai".