Se dipendesse esclusivamente da Allegri, la Juve a gennaio potrebbe anche fare a meno di tornare sul mercato. Dipendesse solo e soltanto da Max, la Juve quasi certamente rimarrebbe così. Con questo gruppo granitico, pur ristretto nei numeri e nelle scelte. Vien da chiederselo, naturalmente: perché? La risposta s'incastra nei vari discorsi fatti, pubblicamente e privatamente ai dirigenti: l'equilibrio regna sacro, in campo come negli spogliatoi. L'allenatore è riuscito ad allontanare ogni primadonna trovata sul suo cammino, ora si gode una squadra che ha la possibilità di plasmare, soprattutto con il lavoro in settimana. Il suo pensiero, di conseguenza, è questo: aggiungendo un pezzo al puzzle, vuoi vedere che il prodotto finale rischia di cambiare? 

Juve, Yildiz anche contro la Roma: la tentazione di Allegri, con un partner differente
PRESSIONE - Inserire un tassello tanto per fare numero, ecco, proprio non gli va. Per questo motivo non sta spingendo per avere concreti rinforzi, costosi o abbordabili che siano. Max vorrebbe andare avanti con i suoi ragazzi, eliminando dal percorso il picco di pressione che potrebbe arrivare con un pezzo da novanta dal mercato. Sia chiaro: "pressione" non solo per il risultato, ma anche per un veloce inserimento in uno scacchiere tattico che pare blindatissimo, super rodato persino davanti agli imprevisti di infortuni e squalifiche. Raggiunto (appunto) quest'equilibrio, ogni elemento esterno rischierebbe di farsi elemento di disturbo. 

COMPROMESSO - Pensiamo a Phillips del Manchester City: sarebbe un'operazione a costi contenuti, con un giocatore di conclamata qualità e potenzialmente funzionale al progetto. Eppure la pretesa di minutaggio suona come un allarme a sirene spiegate per Allegri, portato (soprattutto inizialmente) a dare continuità alla sua squadra, ai suoi ragazzi, a chi gli ha dato fiducia e ora sta rispondendo con prestazioni e risultati. Il compromesso potrebbe essere Hojbjerg, per qualità ed esperienza. O un sogno realizzato, vedi Koopmeiners, per presente e futuro. O ancora: qualcuno che conosca benissimo la Continassa, le dinamiche di spogliatoio e di gruppo, di cui Allegri possa fidarsi ciecamente. Sì, proprio Bernardeschi...