Matias Soulé è uno dei gioielli del settore giovanile della Juventus, tanto da scalare le gerarchie e ritagliarsi uno spazio in prima squadra. Meno spazio, invece, in campo: l’argentino è il calciatore meno impiegato da Massimiliano Allegri in gare ufficiali – soli 161 minuti in campo per lui -, se si escludono i calciatori che in estate sono andati via nelle ultime battute del mercato, come Rovella e Zakaria, gli indisponibili come Chiesa o i neo aggregati alla prima squadra come Iling-Junior.
 
Per questo, le parole di Massimiliano Allegri nel post Juventus-Rijeka sembrano direttamente indirizzate a Matias Soulé: “Dovremo decidere tra qualche giocatore, dei giovani, da mandare a giocare in prestito”. Sì, perché il percorso di crescita dell’argentino non si può fermare e per esplodere definitivamente ha bisogno di giocare con continuità. Prima, però, c’è da risolvere un nodo. A gennaio Soulé diventerà Club Trained Player, una manna per il discorso liste. Quando questo accadrà, il club sarà libero di trovargli una sistemazione. Le offerte di certo non mancano, su di lui, in particolare, l’occhio attento di Spezia e Sampdoria che, insieme alla dirigenza bianconera, aspettano solo che si sciolga l’ultimo nodo.