Ha vinto praticamente tutto Massimo Carrera, nelle sue cinque stagioni da calciatore juventino (dal 1991 al 1996). Il difensore nasce a Sesto San Giovanni e cresce nei dilettanti della Pro Sesto, prima di esordire in Serie B con il Pescara e conquistare la promozione in Serie A nel 1989 con la maglia del Bari, allenato da Gaetano Salvemini (in quella stagione risulta anche il primatista per presenze dei pugliesi). La chiamata della Vecchia Signora non tarda ad arrivare, in una stagione ricca di cambiamenti per i bianconeri, chiamati a riscattarsi dopo la pessima annata chiusa al settimo posto in campionato. Esonerato Luigi Maifredi, torna Trapattoni sulla panchina, con Giampiero Boniperti chiamato a svolgere il ruolo di amministratore delegato. 

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TITOLARE - Carrera diventa da subito padrone della fascia destra, in una difesa che vede schierati giocatori del calibro di Jürgen Kohler e Júlio César. Il 27 ottobre arriva anche il primo gol in bianconero, contro la Cremonese: un destro potentissimo dopo una serie di batti e ribatti in area di rigore. Il pupillo del Trap riceve persino il premio della convocazione in Nazionale da Arrigo Sacchi. La Juventus concluderà il campionato al secondo posto, dietro il Milan, ma sarà solo l'inizio di un quinquennio ricco di soddisfazioni. Nella stagione successiva arriverà la conquista della Coppa UEFA, alzata in seguito al complessivo 6-1 assestato al Borussia Dortmund. Carrera gioca tutti i 90 minuti delle gare di andata e di ritorno, confermandosi una delle pedine più affidabili a disposizione di Trapattoni. Un anno dopo la Juventus torna a vincere Scudetto e Coppa Italia. Nel 1996, infine, il trionfo in Champions League.

COMANDANTE - Carrera affina le sue doti da leader silenzioso nell'Atalanta, dove trascorrerà ben sette stagioni, prima di trasferirsi al Napoli e chiudere la carriera sempre in Piemonte, alla Pro Vercelli nel 2008. Ma la sua storia in bianconero è ben lontana dalla conclusione: dal 2009 al 2011 allena le Giovanili della Juventus, poi diventa collaboratore di Antonio Conte nella stagione dello scudetto. Nella prima fase della stagione 2012-2013 siede in panchina come allenatore, in seguito alle squalifiche inflitte al tecnico leccese e al suo vice Angelo Alessio. "Prendo io le decisioni, so come la pensa Antonio e come vede le partite" dirà, dopo la vittoria contro il Parma, alla prima giornata di campionato. Con la sicurezza che lo ha sempre contraddistinto, senza tanti giri di parole. La stessa sicurezza che gli ha permesso, da allenatore bianconero, di conquistare la Supercoppa Italiana, l'11 agosto 2012 contro il Napoli a Pechino.

Oggi Massimo Carrera continua a stupire in Prem'er-Liga, nel nuovo ruolo di tecnico dello Spartak Mosca. E dalla Russia ha ammesso: "Sono ancora juventino. Lo sono sempre stato".