INTRODUZIONE - "Buonasera a tutti, è la prima volta dopo due anni. Sono emozionato e ora vediamo di rompere il ghiaccio con domande sempre belle simpatiche..."
CHE JUVE HA RITROVATO - "Sensazioni? Quando ho iniziato mi sembrava essere a 18 anni fa, quando ho iniziato. Emozionato e divertito. Ci stiamo ritrovando, ho avuto solo giovani, bravi, di buona qualità che sabato nella partita hanno fatto un buon test. Ora stanno rientrato quelli della prima squadra. Tempi per i sentimentalismi sono finiti, pensiamo al futuro. Inizio un nuovo ciclo di lavoro, ho a disposizione un'ottima squadra, stiamo cercando di sistemare questa squadra. Formata da tanti giovani, di valore, che devono migliorare perché saranno il valore aggiunto della società. Poi i più anziani: Ronaldo, Chiellini e Bonucci. Questi tre devono essere un valore aggiunto per la squadra, oltre a portare esperienza e tecnica devono essere esempi per quelli più giovani che devono capire ancora meglio cos'è la Juventus. Una società dove giustamente quello che è stato fatto, meraviglioso, rimane nella storia. Poi ci siamo separati perché era giusto e ora iniziamo un nuovo ciclo di lavoro. Dobbiamo migliorare e mettere cose per arrivare a marzo per centrare gli obiettivi per cui partecipiamo".
RONALDO - "Innanzitutto Ronaldo è un g campione grandissimo, straordinario, intelligente. Abbiamo parlato come ho parlato con gli altri. Ho parlato con lui, gli ho detto che è un anno importante e sono contento di ritrovarlo. Ha una responsabilità maggiore. Aveva, 3 anni fa, una squadra esperta e diversa. Ha una responsabilità maggiore, oltre alle qualità da goleador, credo abbia fatto 133 gol in 150 partite e da lui mi aspetto molto sul piano della responsabilità. E' tornato con buona condizione, con grandi stimoli. Poi durante l'anno ci sarà una gestione verso tutti i giocatori. Non dimentichiamo che io, sfortunatamente o fortunatamente, non ho attraversato il periodo covid. Sono stati un anno e mezzo giocato in continuità. Bisogna trovarli al meglio della condizione attraverso la gestione. Dybala è in ottime condizioni, fisicamente e soprattutto mentalmente. Paulo fa gol, ha 20 gol nelle gambe, calcia le punizioni, come presenze dopo Chiellini sarebbe il capitano della Juventus visto che Bonucci è andato e ritornato. Ci ho parlato e l'ho trovato motivato. Sono molto contento della squadra a disposizione, per l'entusiasmo che ho trovato nei ragazzi. Fondamentale. Attraverso l'entusiasmo, la voglia di lavorare, raggiungere gli obiettivi, potremo fare un'ottima stagione".
INTER - "Ci sono allenatori importanti. E' tornato Spalletti, Mourinho, Sarri alla Lazio, io alla Juve. Inzaghi all'Inter. Pioli al Milan. C'è una sfida importante tra gli allenatori. L'Inter è tornata a vincere ed è la favorita. Dobbiamo essere bravi a costruire un percorso che ci porta a vincere il campionato. Poi la Supercoppa, la Coppa Italia, la Champions. La Champions è un desiderio, da parte di tutti. Ho un po' letto... Allegri arriva e c'è la Champions. No, troppe componenti. E' un desiderio. Primo obiettivo: passare il turno, poi dagli ottavi l'obiettivo è vincerla. Dobbiamo arrivare a marzo in tutte le competizioni".
L'AVVERSARIO - "Il Milan è cresciuto, i giovani hanno un altro anno di esperienza. Sono tra i favoriti, così come l'Inter, la Juventus, lo stesso Napoli. La Roma di Mourinho. Importante dare continuità ai risultati, per vincerlo è importante questo".
KULUSEVSKI - "Datemi tempo di vederlo, ne ho visti solo due di allenamenti. Mago non sono, tento di fare l'allenatore. Kulusevski è un ottimo giocatore, deve migliorare in fase realizzativa. Con un motore importante ed è migliorabile. L'obiettivo è arrivare in fondo, vincere più competizioni possibili, creare valore su questi giocatori. Cioè migliorarli. Che è ciò per cui sono stato chiamato: risultati e valore. Questa è una squadra pure divertente da allenare, tutti giovani con potenzialità enormi, a fine anno magari saranno migliorati. Farà sì che la Juve possa avere un valore aggiunto".
CORTO MUSO - "Più che la teoria, la pratica. Se fai 80 punti e gli altri 79... l'importante è fare quel punticino e portare a casa lo scudetto. Sappiamo che serve un tot di gol, serve prenderne soprattutto pochi. Anche quest'anno, più che mai, ha vinto la miglior difesa. Sono tanti anni. L'ultimo scudetto della Juve non è stata la miglior difesa. Ma è stato un campionato strano, un momento molto difficile per giocare a calcio".
TEORIA DEI PUNTI - "I punti sono sempre quelli. Dire quanti ne servano, tra gli 86-88 sarà la quota scudetto, è la mia sensazione, è il 20 luglio e magari mi sbaglio. Per me va bene così, non è che voglio giocare qua, là, venerdì, sabato. Ci organizzeremo e giocheremo al meglio, sapendo che ci sono i diritti televisivi con precedenza e dobbiamo adeguarci. Sono quelli che sponsorizzano e senza fare tanto casino giocare".
BERNARDESCHI - "Il mio pensiero è che un giocatore è bravo o non è bravo, poi ci sono le annate non felici. Sono ragazzi che durante la crescita non calcistica, ma anche di vita personale, cambiano perché si sposano, nascono i figli. Sono componenti che cambiano. Alcuni le subiscono, altri no. Bernardeschi è un giocatore importante e si ripresenterà con la testa giusta. Dobbiamo sapere che non abbiamo tanto tempo per preparaci. Quel tempo deve essere ottimizzato perché siamo solo un gruppo, per diventare squadra lavoreremo".
ARTHUR - "Sono arrivato, non ho fatto in tempo ad andare alla Continassa che si è operato. E' un buon giocatore, ha tecnica ed è un infortunio con poche casistiche. Speriamo di averlo in un mese e mezzo, bisogna essere anche un po' fortunati. Lo aspettiamo tutti nel più breve tempo possibile".
REAL MADRID - "No due volte? Diciamo di sì. Devo ringraziare il Real Madrid, il presidente per l'opportunità che mi aveva dato. Ma ho fatto riflessioni e ho scelto la Juventus, diciamo che è stato un gesto d'amore verso una società che mi aveva dato tanto. Credo in una squadra giovane e divertente. Divertente è un discorso, poi però bisogna vincere. Che è l'unica cosa che conta ed è importante. Farlo attraverso le qualità dei calciatori".