Alzi lo sguardo e c'è la storia del cinema. Abbassi le antenne e c'è tutto il mondo Juve, amalgamato quasi magicamente a un altro universo - parallelo - fatto di emozioni e di visioni leggiadre. Nel bel mezzo della sala centrale della Mole Antonelliana, dove i turisti di Torino si accalcano e dove ci sono mille racconti da sviscerare, i bianconeri cambiano medium e si fanno fumetto. E allora, in grande stile, ecco 'Gulp! Goal! Ciak!', la presentazione di una nuova storia bianconera che ricongiunge un binomio cardine dell'infanzia di tutti noi.

AGGIORNAMENTO

17.00 - Presenti anche tre bianconeri
16.30 - Dal JMuseum, il curatore Paolo Galimberti svela l'anteprima della mostra.
Parla Paolo Garimberti, curatore del JMuseum
#JuveOut, la demenzialità fatta hashtag. E l'Inter non vince più
"Per la mia generazione, il rapporto con il calcio è nato con una rivista specifica. Prima era 'Calcio Illustrato', che usciva il mercoledì. Prima si giocava sempre alle 15, di domenica. Il mercoledì, perché? Per i disegni, meravigliosi, di come si erano svolti i gol. Noi studenti liceali portavamo Calcio Illustrato ed era quello che leggevamo con grande attenzione. Sul museo della Juventus: siamo ormai oltre i 6 anni di esistenza, superato il milione di visitatori. Quello che per me è sorprendente è che il numero di visitatori continua a crescere. Quest'anno oltre 14mila visitatori. Siamo quelli tra i più cresciuti. Speriamo di superare ancora di più questi numeri. Merito è della squadra: se non vincesse così tanto, non ci sarebbe quest'affetto. Cresciamo però perché non siamo un museo statico, è uno di quelli che vivono, che si animano. Facciamo ogni anni una mostra interattiva: dobbiamo sempre stimolare le nuove iniziative, non solo per aggiornare quello che abbiamo, ma anche per stimolare i tifosi non solo della Juventus, ma gli sportivi. Il Museum non è soltanto quello della Juve, o di calcio. E' un museo di storie. Con questa nuova iniziativa cerchiamo di andare al di là dei classici tifosi, dando nuovi contenuti a chi vuole amare il calcio. Tante altre squadre. Una mostra che parla non solo della Juve, ma del calcio. Un aneddoto: ci sono tifosi del Toro e della Roma, non ci raggiungete. Facciamo sempre gol noi. Ma ci tenevo a dire, con una battuta, che non facciamo discriminazioni...". 

Gaetano Renda, Membro del Comitato di gestione del Museo Nazionale del Cinema
"I fumetti per me sono il cinema di carta: costava poco, era facile scambiarsi le strisce. Certe volte ci si prendevano gli album gigante. E gli eroi di quegli anni sono stati certamente gli eroi della nostra infanzia. Il legame tra cinema e fumetto è stato sempre fortissimo. Si usciva di casa e nella cartella si arrivava a 200metri dopo e s'incontravano i cartelloni di una volta. L'idea? Mi sono ricordato, di volta in volta, com'è passato il tempo in un paese piccolo e con poche anime. In quel pezzo di vita c'era la nostra fantasia. I migliori amici erano i figli dei ferrovieri, che abitavano un po' più in là. Continuo ad essere un grande lettore di fumetti, poi è nata quest'idea e la cosa più bella è fare una collaborazione con un partner più prestigioso, lavorando con una squadra davvero straordinaria. Ringrazio la città di Torino e si spera che la collaborazione possa certamente continuare in futuro".

Luca Raffaelli, curatore della Mostra.
"Mi hanno chiesto di mettere tanti fumetti, ma era impossibile. Abbiamo inserito tanti grandi eroi, unendo anche Walt Disney e altri must dei fumetti. Abbiamo capito che il fumetto si svolge a 360 gradi, il mio scopo, in entrambe le mostre, era di mostrare come il fumetto sia un linguaggio straordinariamente maturo, vario. Potrete trovare un'infinità di variazioni sul tema. Per quanto riguarda la mostra al museo del Cinema, bisognava trovare una chiave, che era il confronto tra linguaggi. Uno spazio fondamentale per capire il senso della mostra. Come si spiega? Con una sorta d'introduzione. L'immagine e la parola sono uno il contrario dell'altro. L'abbiamo impostata anche come se fosse un quiz. I film inseriti sono tantissimi, in tutti gli spezzoni cinematografici sono tantissimi da cui abbiamo preso ispirati. Il fumetto è un linguaggio freddo, rispetto al calore del cinema. Un particolare ringraziamento a chi ha curato la mostra, per l'apporto e la collaborazione. Un rapporto molto bello con Panini, quindi Disney e Marvel. Per il Museo del Cinema, la Disney ha realizzato un fumetto con la prefazione di Vincenzo Mollica".