La Juve riparte da suoi leader. E Manuel Locatelli con il tempo è diventato uno di questi. Ecco come si è raccontato a La Gazzetta dello Sport: "Arriviamo da un'annata complicata, ma la cosa più importante è tornare ad avere entusiasmo. L'obiettivo deve essere quello di fare un gran campionato; so che io devo fare di più, sono ambizioso e penso di dover dare tanto alla Juve".

SENZA EUROPA - "Un po' di rammarico c'è perché la Conference è comunque una competizione europea, ma ora dobbiamo pensare solo al campo; il campionato e la Coppa Italia sono due obiettivi, quest'anno possiamo parlare di rinascita perché così deve essere. Scudetto? E' fondamentale tornare in Champions, ma sognare non costa nulla".

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CHIESA - "Messo da parte l'infortunio ora sta bene, è uno dei giocatori migliori della Juve, puntiamo molto su di lui ed è troppo importante per la squadra. Ha strappi da campione, poi è chiaro che anche lui ha bisogno dell'aiuto dei compagni".

LEADER - "Alla Juve servono personalità e leadership, so bene cosa vuol dire vestire questa maglia e cercherò di trasmettere il messaggio anche agli altri".

WEAH - "E' velocissimo, vola. Si è subito inserito nel gruppo, sa ascoltare ed è molto importante perché quando si arriva alla Juve bisogna imparare da chi sta qui da più tempo. Noi gli trasmettiamo i valori del club, sono sicuro che farà bene. Quest'anno ci stiamo concentrando sul possesso palla; spero di fargli un assist, ma l'importante è vincere".

RUOLO - "Ho parlato con Allegri della mia posizione, interpreterò ogni ruolo con le mie caratteristiche ma giocherò dove l'allenatore riterrà più opportuno".

EUROPEO - "La Nazionale è un obiettivo, le ultime convocazioni sono state altalenanti ma voglio andare all'Europeo e giocarlo. Molto dipenderà dalle prestazioni con la Juve, poi Mancini farà le sue scelte".